domenica 20 luglio 2014

IL Veggente e la sua insicurezza!

Essere riconosciuto e confermato!


Oggigiorno profeti e mistici ecc, cercano in tutti modi di essere riconosciuti e confermati da altri loro simili.Questo pensiero del veggente secondo alcuni, renderebbe il veggente più autorevole, certo delle sue convinzioni di essere un messaggero celeste. Quasi 99% di essi, cercano alla disperata un appoggio esterno che confermi l'autenticità dei messaggi e delle apparizioni che pensano di avere o di ricevere. Si appoggiano naturalmente ad altri soggetti simili a loro. Purtroppo, questa affannosa ricerca da parte loro, di essere rassicurati circa la loro condizione di messaggeri celesti, invece, li rende fragili e insicuri delle loro capacità e delle qualità profetiche; non c’è nulla di peggio di un soggetto che afferma di essere tale e cerca in altro suo simile un approvazione, per sentirsi sicuro di quanto gli accade. Questo si verifica, quando il profeta o mistico non è certo di quel che gli accade, per cui la ricerca affannosa di essere e sentirsi approvati da un suo pari è fondamentale per molti se non per tutti. Oltretutto, questo atteggiamento attesterebbe mancanza di vera fede e incredulità in merito a quanto sta accadendo alla sua persona. Ma questo fenomeno curioso ed umano, fa si che si crei complicità tra soggetti, per cui, uno, avvalora l’altro, con la conseguenza che non si ricava nulla di certo, né di sicuro.

Infatti, ben vediamo che i più noti veggenti di questo tempo sono sempre all'affannosa ricerca di ricevere approvazione non tanto dalla gente comune, che spesso ne fa degli idoli, ma proprio da soggetti loro pari, l’accogliere l'altro veggente da parte di questi, sortisce l’effetto che la gente pensa che il veggente è autentico, quindi entrambi i veggenti agli occhi del mondo appaiono santi, quando in realtà può non essere così.

Solitamente un veggente si sente obbligato ad essere favorevole circa il suo responso nei confronti del veggente ospitante, una sorta di incapacità di affermare la verità, quindi spesso non è nelle condizioni di dare un valutazione certa e sincera di un altro soggetto, in sostanza c’è una forma di sudditanza e anche di rispetto, che si genera tra i due, per cui alle volte,  non si dice quel che si pensa. Con la conseguenza che, chi deve essere bloccato sul nascere si prenderà , invece, meriti che non ha.

Un vero profeta non cerca nessuno per essere approvato, nei doni che possiede, ma dovrà avere certezza di quanto esso ha in sé, certezza in Cristo, l'unico che da al veggente stesso, la sicurezza matematica, che quanto esso sta compiendo non è frutto della propria immaginazione, ne tanto meno di una disonesta speculazione. Deve essere certo della sua fede, una volta che si è certi, non vi è bisogno di nessuno che ti confermi, neppure il papa, per dire; perché sai già che quanto ti accade, è la verità. È la certezza del tuo credo che ti lega in modo indissolubile a Dio. Nel momento in cui, hai bisogno di essere confermato, ecco che le tue certezze di fede svaniscono e subentra l’incertezza e soprattutto la non più affidabilità di conoscenze di natura soprannaturale, cioè non sei più certo di essere nel giusto e quello che affermi è certamente frutto della mente, se non peggio di qualche genere di possessione.

Al giorno d'oggi, assistiamo al fenomeno opposto, il veggente cerca ovunque qualcuno lo approvi, che lo confermi e lo riconosca nel suo ruolo di mediatore tra Dio e l’uomo. In sostanza un profeta è questo, un messaggero che in realtà dovrebbe solo recepire un messaggio, trasmetterlo e non interloquire, ma Dio, ammette anche questa variabile in certi casi. .

Quindi, guardatevi bene dal veggente che vanta l'approvazione da parte di altri veggenti, i quali l'avrebbero sostenuto e confermato come avente dono soprannaturali. Si sente, sempre più parlare questi soggetti, dicono:” io conoscono tale esorcista, conosco tale cardinale,conosco il pontefice, ecc,” state tranquilli che, chi si vanta di queste cose, è facile che di veggente non abbia nulla.

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