sabato 25 ottobre 2014

L’anima ed eredità, amore e peccato.

L’anima nasce per eredità e senza amore si fa peccato.

Nella genesi si legge questa frase …

[7]allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Molto particolare, apparentemente di facilissima interpretazione, invece nasconde una verità piuttosto particolare.

Leggiamo bene,” plasmò l'uomo con polvere del suolo” . Quindi, siamo stati creati usando gli elementi appartenenti a questo pianeta, cioè la materia che esistenza in esso.

“soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.” Soffiò è il termine esatto di tutta la frase è il verbo soffiare la vita e divenne vivente. Quindi fa l’azione di immettere nel corpo creato ma non vivo, un elemento che gli dona la vita, cioè lo anima, lo rende vivo e vivente. Vivo perché è in grado di auto-sostenersi, mentre vivente perché è in grado di autodeterminarsi. Però questa frase ci dice molto di più, in tanto si legge che parla solo di Adamo, tutta la questione è riferita unicamente ad Adamo, dal quale preleva una parte del suo codice genetico e crea la donna. In ciò si capisce molto bene che l’alito o soffio divino si fonde con il corpo e quindi con DNA di Adamo, per rimanere per sempre legato a lui, quindi l’anima di Adamo è un tutt’uno con il codice genetico, fa parte di tutto l’organismo di Adamo, quando creano Eva prelevano da essa un parte di questo codice speciale che c’è in Adamo, e quindi Eva viene creata similmente ad Adamo, ma in essa ha un anima che è parte di Adamo. Quando Gesù dice, e i due saranno una casa sola intende dire che l’anima di Adamo e di Eva si riunirà per riformare in quel momento, la prima anima, che era stata donata da Dio. Si perché Adamo possedeva l’intera struttura di questo soffio divino, Eva invece sottrae ad Adamo una parte di se, e quindi Adamo si viene a trovare un anima diciamo più debole, ma che ritorna ad essere forte solo quando da vita ad un figlio, perché mediante il figlio, lo spirito si ricompone. Quindi i progenitori furono fatti così … Ora Gesù parlando con sua madre ci fa capire, che il suo spirito rimane legato a lei, per sempre. Ma perché afferma questo, perché sa benissimo, che c’è una profonda unione tra una madre e suoi figli, unione creata e generata sia carnalmente, ma anche spiritualmente, si perché in realtà l’anima di un Padre si fonde con quella della Madre non solo i corpi danno vita geneticamente ad un nascituro, ma anche le anime, dell’uno e dell’altro, si uniscono per dar vita in quel momento, ad una terza anima, che si colloca nel corpo del nascituro. Essa infatti cresce con il nascituro, infatti sappiamo che le anime di un bambino sono delle stesse fattezze di quel bambino, e le anime di un anziano assomigliano all’anziano, questo fa capire che l’anima si sviluppa nel corpo ed è ad essa intrinsecamente legato. Ma durante la gestazione è l’anima della madre che sostiene e nutre l’anima del figlio che la sviluppa, la protegge, ecc, per questa ragione Gesù dice a sua madre io sarò sempre con te, il mio spirito sarà sempre con il tuo spirito, perché in realtà le due anime sono intrinsecamente legate, infatti spessissimo tra la madre e un figlio/a si crea un legame molto più forte che non con il padre e spessissimo lo spirito o anima della madre percepisce i figli
Quindi in sostanza l’anima la ebbe solo Adamo, poi tramandata con un codice speciale inserito nel DNA e assolutamente indispensabile per la vita stessa del soggetto, senza la quale il soggetto non si sviluppa, neppure le cellule embrionali. Non solo l’anima cresce nel corpo della madre, ed è intrinsecamente legata ad essa. Anche quando il nascituro viene alla luce, esso percepisce quasi per “magia” la presenza della madre, pur non vedendola. Il legame che c’è tra madre e figlio, è indissolubile, e ogni cosa fa la madre, il figlio corrisponde in qualsiasi modo, quindi si istaura tra figlio/a un legame solido come una roccia, molto più solido che non verso un padre, anche nei casi dove la madre ha trattato male un figlio, esso cercherà sempre di essere dalla parte della madre, proprio in virtù di questo legame speciale determinato dall’anima, inoltre i legame è molto più forte con i figli maschi che non con le femmine, questo non è un fattore psicologico come dicono gli psichiatri, ma è un fattore “genticospirituale” perché l’anima maschile è affine con quella femminile anche se i due sono consanguinei. Come dice Gesù nella fattispecie del matrimonio, i due saranno una cosa sola … una carne sola … perché  nell’atto dell’unione si uniscono anche le anime, per generare un terza anima … per questo si deve amare veramente la propria sposa, perché far nascere un nascituro con animo sincero, serve vero amore, non un  atto sessuale. Ecco perché si fa peccato, perché nel sesso, non si usa l’amore, che è necessario, affinché l’unione dei due, generi la medesima unione dei due antenati ancestrali Adamo ed Eva. Non avvenendo questo il nascituro nasce nel peccato. Quindi per evitare conseguenze non gradevoli al nascituro l’atto deve essere fatto con amore.. Quindi ogni atto fatto senza conseguimento, senza procreazione, cioè senza amor è peccato, Dio intende peccato quando non si procrea e anche quando lo si fa senza amore. Quindi ogni altra forma, di sessualità fuori dal matrimonio non è gradita perché non porta a nessun esito positivo, di conseguenza diviene un peccato.











giovedì 23 ottobre 2014

La coerenza di Satana.

La coerenza di Satana.

Satana è il nostro maggiore tentatore, colui che ci provoca in ogni modo, colui che ci suggerisce qualsiasi nefandezza e qualsiasi soluzione per ottenere il nostro peggior male o apparente bene, per meglio farci del  male e farne agli altri, e come esito finale per annientare la certezza della vita eterna  e dannarci.  
L’odio che egli porta e mostra a noi verso Dio è enorme, smisurato, ma anch’egli deve sottostare a Dio stesso e lo riconosce anche se a malincuore ma è costretto obbiettivamente a riconoscerne il potere  e l’autorità.

Però satana è coerente al suo porsi contro Dio, suo Figlio Gesù , allo Spirito Santo e alla Vergine Santissima, ecc.

Però ha dimostrato in centinaia, migliaia di esorcismi  in tanti secoli che egli è profondamente schifato, disgustato di noi, soprattutto egli stesso sotto costrizione dimostra come si ride di noi, del fatto che siamo stolti e stupidi a non seguire intensamente ed intenzionalmente le parole di Gesù, a seguire i sacri richiami della sua Santissima Madre, a non fare il possibile per essere avverso lui, che non immaginiamo minimamente quanto poi dovremo soffrire; anche altre anime dannate hanno espresso  eguale concetto, e quindi si comprende che dopo tutto l’orrore che essi producono dentro e fuori di noi, inducendoci e istigandoci a commettere orrendi delitti, soprusi, peccati inimmaginabili, contro chiunque, esso stesso con il suo esempio diciamo estorto, da esorcismo ci avverte che noi stiamo perdendo la vera vita, quella vivente, quella eterna e che dovremo vergognarci di quello che qui facciamo, e dovremo veramente dedicare ogni nostro respiro ai fratelli, nel tentare di far capire, correggere, ammaestrare, amare, pregare, convertire, guarire, ecc, finche c’è vita.

Quindi sotto costrizione di esorcismo è costretto a dire la verità, mentre in stato normale dice sempre il falso, pur conoscendo bene la verità.

In ciò si nota coerenza in quello che afferma anche se egli stesso quando torna alla sua normalità, non certo ripeterebbe tali parole cercando in ogni modo di falsarle. Ma questo ci fa capire che da un certo punto di vista, anche sotto costrizione egli ci esorta a non seguirlo, paradossalmente ci fa capire che la nostra vita non è questa, che possiamo e dobbiamo ambire a quello che lui ha perso per l’eternità.

Nella sua normalità la sua coerenza è quella di essere contro Cristo in modo coerente totale, mentre noi siamo incoerenti, perché un giorno siamo di satana e un giorno siamo di Dio o meglio dire, che da un secondo all’altro siamo dell’uno o dell’altro a seconda delle nostre bizze mentali. Egli ci sprona ad assumere atteggiamenti che sono i peggiori per noi, anche se porrebbero apparire migliori ad occhi ingenui ed ignoranti, di gente superficiale, superstiziosa, arrogante, presuntuosa, alle volte intelligente, ecc, usando l’astuzia a lui familiare, porta con l’ingannano ad essere ingannati, ma siamo sempre e solo noi ad accettare l’inganno che egli ci propone, non è satana che porta a termine l’inganno, non è sua la colpa ma nostra che l’abbiamo ascoltato.  Quindi non è lui che fa peccato, ma noi che accettiamo il peccato che gli ci istiga e propone.


Per essere un perfetto ingannatore, bisogna che sia un perfetto conoscitore della verità. 
Quindi chi brandisce il vessillo della verità e lo usa contro la verità è colui che porta l’inganno. 

martedì 21 ottobre 2014

Pensieri , parole, opere e omissioni

Pensieri , parole, opere e omissioni

Il peccato sappiamo cos’è?
Il peccato così chiamato fin dall’inizio della vita umana specialmente contenuto in alcune religioni. È in sostanza un atto, fatto per danneggiare un altro essere, che sia umano o non , in pratica è una volontà volta a danneggiare un altro essere che si può trasformare e concretizzare in molte forme diverse.  Un peccato  è generato da una serie di volontà e desideri, che trovano la loro origine nel pensiero e si concretizzano nelle azioni, è determinato da una serie di volontà e desideri, atti a fare il male al prossimo, ma anche a se stessi. Può essere involontario come volontario. Involontario quando è condotto da un errore di valutazione, che può essere determinato da una volontà altrui, per portarci volontariamente a commetterlo, senza che ce ne rendiamo conto. Oppure un peccato volontario, è intenzionale, che spesso è fatto contro il prossimo. Quindi il peccato non è altro che un atto, un desiderio, una volontà di danneggiare, psicologicamente, spiritualmente e fisicamente un altro soggetto per sottrarre ad esso qualcosa, anche se questo qualcosa non è nulla di fisico, ma può essere un sentimento positivo, un affettività, o qualsiasi cosa.

Il compiere peccato, agisce sulla sfera emozionale, affettiva prima di tutto del soggetto, poi su quella fisica ; il numero di peccati che possiamo dirigere verso gli altri è enorme, può andare dalla morte cagionata al prossimo, sia di natura fisica che psichica, fino ad arrivare a peccati verso noi stessi, così leggeri ed effimeri da risultare insignificanti agli occhi di molti e quasi mai si considerano peccati ed invece lo sono.

La chiesa Cristina cattolica, distingue il peccato in 4 forme, generato da 4 atti, il pensiero, la parola, l’opera, e l’omissione.

Dei peccati siti nel pensiero abbiamo tutti gli stati dell’animo negativi che portano ad ogni sorta di volontà contraria a qualsiasi creatura esistente …

Il peccato detto della parola è un estensione di quello del pensiero, ma che rimane verbalizzato, compiendo  anch’esso un danno, alle volte più grave di quello fisico.

Il peccato che degenera in azione, è il tipo definito distruttivo, dove si esercita una forma distruttiva di quello che è il soggetto interessato da questa azione, in senso fisico, ma anche psicologico e talvolta anche spirituale.

Il peccato come già detto generato nella mente per un desiderio, una volontà solitamente di dominio sull’altro, di controllo, il quale però dopo essere stato ragionato, meditato, valutato, studiato e congegnato, viene posto in pratica, e si trasforma da semplice pensiero di una gravita inferiore, passa a divenire più grave, viene enunciato cioè viene esplicitato in parole, viene reso noto, viene  reso pubblico, come è il caso della bestemmia o dell’offesa. E questo atto il peccare con l’uso del linguaggio si divide in due parti il linguaggio uditivo cioè emettendo suono, o il linguaggio visivo, che si esprime sia nella forma scritta che nella forma esteriore del vestire e dell’essere.

Poi esiste il peccato concretizzato cioè quello che dal pensiero diventa opera senza neppure passare mediante la parola, ma da pensiero ad atto direttamente, questo è un peccato che si esercita e che produce per l’uomo il peggiore di mali verso l’uomo, la concretizzazione dei suoi pensieri che diventano un azione, cioè un opera atta per danneggiare qualsiasi creatura, ma anche se stessi.

L’omissione è un peccato che poco si da peso e poco si bada, quasi si dimentica anche nella fede cristiana,
spessissimo non si confessa e neppure chi confessa chiede, si da per scontato che si consideri incluso. Invece non è così..

L’omissione è un atto volontario volto a non rivelare , non dire, non svelare, nascondere, tralasciare e tacere una o la verità, con propositi di truffare, ingannare, il prossimo.

Ma anche far credere una verità falsa, che non corrisponde alla realtà, quindi rientra nell’azione della menzogna, ecc.  Questo peccato oggi giorno è usato anche in politica, ma anche in ambiti dove non dovrebbe esistere tale peccato. Quando per esempio un uomo che conoscendo una certa verità la usa a suo vantaggio producendo però un effetto diverso da essa, e arrivando a fra credere e a dissimulare una falsità atta a portare chi crede in quella volontà per strade diverse dalla verità conosciuta, questo è un atto di omissione. Tra l’altro questo atto è anche molto grave, per certi versi è un peccato molto più grave di un peccato di istinto, quale potrebbe essere un insulto o uno schiaffo, anche in certi casi l’omicidio non premeditato, ma di impeto, senza ragione.  Si perché nell’omissione c’è un profondo ragionamento atto a far credere una verità diversa da quella reale, usando l’astuzia e quindi premeditato.

Però alle volte si è costretti ad omettere una verità, perché dire la verità potrebbe essere di danno alla persona, ma generalmente tale cosa si applica solo per cose da poco, o per non creare fratture ancora più grandi nei sentimenti delle persone, in relazione al tipo di persona ….  Diciamo che ogni caso va da se …. Generalmente  però sarebbe sempre meglio dir la verità ad ogni costo anche se questa dovesse risultare dolorosa, anche perché spesso omettere una verità si ha come conclusione che presto o tardi, l’omissione diviene così grande che si complica sempre più, creando dei problemi che spesso diventano insormontabili e posso portare ad altri effetti collaterali anche gravissimi … quindi meglio dir sempre la verità. C'è modo e modo per dir anche una verità grave.

I casi di omissione più gravi sono quelli che riguardano la fede, quando un soggetto religioso ti fa credere una verità che non è quella vera, quella che egli stesso per tutta la sua vita ha combatutto, ha divulgato, ad un tratto la stravolge per nascondere una verità, per far credere o per inserire nelle verità una verità che non corrisponde più alla verità che era la sua base fondamentale .  Questo genere di omissione è volta verso lo Spirito Santo stesso e corrisponde esattamente ad un tradimento. 

domenica 19 ottobre 2014

MALIZIA E DANARO

lA MALIZIA E IL DANARO

Vangelo secondo Matteo 22,15-21

“Maestro sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, dì a noi il tuo parere : è lecito o no pagare il tributo a Cesare?”

Questa prima parte cosa ci dice?
Prima di tutto il discorso che fanno i farisei, dimostra chiaramente nella sua struttura come è posto che esso tende ad un inganno … le loro parole da come sono poste si evince la volontà di far del male, anche se apparentemente la frase sembra avere un contenuto di verità. Ma vediamo di capire dove la frase si tradisce da sola …
“Maestro sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. “ già questa prima parte appare strana, il fatto di dire” sappiamo che sei” implica che si vuol omaggiare la persona di conoscere la verità, quindi potrebbe far presagire già qualcosa …
“Tu non hai soggezione di alcuno,”  queste parole già fanno capire ad un acuto ascoltatore che è in arrivo una domanda trabocchetto, dire “non hai soggezione di alcuno”, fa capire molto bene, che chi l’ha espressa sta per effettuare una domanda tendenziosa …
“perché non guardi in faccia a nessuno.”  Ribadiscono e sottolineano come se fosse un rimarcare lo stesso concetto che la persona è sincera … .e che si vuole che essa risposta in sincerità … qui già fa presagire una malizia …
“Dunque, dì a noi il tuo parere : è lecito o no pagare il tributo a Cesare?” il temine della domanda è melliflua che apparentemente suona come un voler esaltare il soggetto … trova in questa espressione la sua chiarezza conclusiva e esplica effettivamente l’inganno che cela …
Questa frase per intero sembra indicare solo l’aspetto che di voler esaltare il soggetto …. cosa ci fa capire esattamente?
Che non bisogna fidarsi di chi con le buone maniere, con l’intelligenza, con l’abilità nel parlare, con l’erudita dottrina, con la legge alla mano, suonando le trombe, e alzandosi sugli altari e mostrando una apparente umiltà, cerca di mostrare una verità che vera non è, per poi uccidere chi ha in se la verità dello Spirito Santo, in sostanza ci dice di far attenzione a chiunque sbandieri una verità o la verità, ma che ha un proposito diverso dalla verità, quello di trarre un inganno usando anche la verità.
Gesù non manca di una risposta tanto rapida quanto distruttiva, non si perde in risposte frivole, non si perde in risposte complesse, non sta al loro gioco … Ma è diretto, semplice e efficace.

G:“ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo”
G:“Questa immagine ed iscrizione di chi sono?”
gli risposero:“Di cesare”
G:“Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.”

La risposta finale di Gesù è perfetta, ma cosa vuole dire esattamente, la Chiesa spiega che essa significa di dare all’uomo quello che all’uomo appartiene, cioè di pagare tutti i tributi che l’uomo esige, ed altro …. e di dare a Dio tutto quello che Dio chiede ….Ma vorrà dire solo questo? No! C’è molto di più da dire a tal proposito.
Ma prima facciamo un analisi esatta … cosa realmente appartiene a cesare?
Cesare è un uomo, e come tale è anch’esso creatura di Dio, quindi cosa gli appartiene? Nulla a guardar bene …  Di cosa dispone? Le cose che possiede derivano da ciò già esiste e dato che ciò che esiste è stata creata da Dio, nemmeno quello che gli appartiene …
Gesù dice “date Dio quel che è di Dio” … cioè tutto.. significa che ciò che appartiene all’uomo è solo quello che esce dalla sua bocca, cioè le sue parole, quindi in definitiva cosa gli appartiene a Cesare? Solo la legge che egli impone agli uomini, il tributo per essere uomo libero, altrimenti non pagando il tributo non sarai libero, perché chiunque potrà disporre di te …

In altra parabola Gesù dice : “Non quello che entra nella bocca crea peccato, ma quello che esce dalla bocca” cioè la parola è questa che crea peccato, e anche una legge iniqua crea peccato, quindi il dare a Cesare è inteso anche come restituire a Cesare il peccato che egli ha fatto verso di voi, in forma di tributo, dato che il danaro è un mezzo del peccato, perché con esso si compra l’uomo e la sua libertà.
Restituire a chi ti chiede tributo del danaro, significa riprendersi la libertà.

Ma allo stesso tempo Dio chiede a noi il suo tributo, non in danaro, ma in forma diversa... che esprime un azione contraria a quella estressa dal danaro... 

Quando satana tenta Gesù mostradogli immensi tesori e regni, lo vuole in realtà comprare con del vile denaro, ciò si comprende che satana e il denaro sono sinonimo di peccato....per questo Gesù chiede di abbandonare tutto e seguirlo, perchè il danaro porta a satana quindi alla perdizione...

A Cesare appartiene il denaro a Dio appartiene tutto ciò che non è denaro. 











sabato 18 ottobre 2014

2015



18 ottobre 2014 ore 5:20

Messaggio. 

IL 2015 è l'anno in cui ciò che deve venire non verrà, ma ciò che era stato predetto si compirà!

Non dirò nulla su questa enigmatica profezia.....però fa ragionare molto.... 

venerdì 17 ottobre 2014

Guai a voi, servi di satana

Messaggio, 15 ottobre 2014

Avvertimento!

Guai a voi, servi di satana

Odo dall’alto dei cieli, le voci arrabbiate di molti fedeli, e la grave confusione che regna in questo tempo dove satana sta mietendo le sue vittime.

GUAI A VOI, scribi, servi di satana, perché l’ora sta giungendo ….. grazie a voi, molti fedeli perderanno la vita eterna, ma io Gesù Cristo, Figlio di Dio Padre Onnipotente ho stabilito che i peccati indotti da nuove regole contrarie alla mia parola lasciata dai miei 12 apostoli alla chiesa, ricadranno su coloro che avranno promosso e applicato una parola contraria alla mia legga.

GUAI anche voi che asseconderete tali regole senza opporvi, perché anche su di voi cadrà la mia legge.

Guai a voi, che trovate ogni sotterfugio per indurre nel peccato i figli degli uomini, perché la vostra ora sta per giungere …

Guai al mondo che nel momento del mio ritorno non si trovi nella mia legge, perché la sofferenza più grande che avete ora, sarà la più piccola, di quella che avrete in eterno .


E voi che prostituite il mondo, voi nazioni di satana, che ambite la morte dei miei figli, quando tornerò glorioso, di voi non ci sarà più traccia, ne ricordo.

sabato 11 ottobre 2014

Richiami divini

Venerdì 10 ottobre 2014  - 5:14

L’Immacolata Concezione.
Cari figli.
Il mio cuore di Madre piange sangue, nel vedere il mondo in grande agonia, lontano dalla parola Sacra che mio figlio Gesù che vi portò e ancor prima quella lasciata dal Padre Celeste al mondo intero.

Figli, volete fare da soli, ebbene vi dico, chi non prega, non avrà assistenza da Dio, chi non crede e si opporrà a Gesù mio Figlio non riceverà protezione.
Il Padre Celeste vi ha sempre aiutati, evitandovi catastrofi e malattie, anche a coloro che erano lontani dalla fede, ma ora dovrete meritare le grazie che chiedete. Qualsiasi cosa vorrete, dovrete meritarla, credendo, amando e mettendo in pratica giorno per giorno la parola santa. Chi non prega e non opera come Gesù ha comandato ai suoi primi apostoli non eviterà le catastrofi.
Abbiate vera fede, credete veramente in Mio figlio che vi farà suoi figli.
……………..
Ogni tanto mi pongo delle domande e in questa occasione la Vergine S.sma mi ha risposto...
......................
Caro figlio, non turbare il tuo cuore, quello che affermi è vero e giusto, per cui confermo le tue parole.

Non ho mai spinto i miei figli a me affidati, da mio Figlio Gesù, ad arricchirsi, a chieder denaro per qualsiasi cosa. Se anime di buon cuore hanno dato di loro, non  fu per mia volontà.
I molti mali che sono nel mondo sono causati dalla vostra indifferenza, dal male che cercate e dai tantissimi peccati che arrecate a voi stessi, contro il vostro prossimo, assecondando volutamente satana. Spesso, anche tra i migliori e tra i gli eletti si fanno e si dicono cose che da Dio non vengono.


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Venerdì 10 ottobre 2014  -  21:00

Non imprecate contro Mio Padre e mia Madre,  perché attribuite a Lui ogni responsabilità, quando non credete e quando non ci amate, chiedetevi cosa avete fatto voi per i fratelli, ogni giorno commettete peccato. Pentitevi, pentitevi, chiede perdono in ginocchio, supplichevoli, confessate con fede e pentimento sincero i vostri molteplici mali, comunicatevi e accogliete benignamente il mio sangue e corpo in voi, come segno di unione con la Trinità, ed io sarò con voi. Vi proteggerò, vi amerò, vi darò tutte le grazie che mi chiederete, ma pregate, pregate e fate molte opere, il tempo è grave, l’umanità si sta pervertendo.  I pochi dovranno pregare e sacrificarsi per i molti, affinché il Padre Celeste dia un'altra opportunità, ma il mondo continuerà il suo vivere nelle tenebre fino alla fine, non comprendendo il male che esso stesso sta facendo a se stesso.

Cari figli, io ho bisogno di nuovi sacerdoti santi, non abbiate paura abbracciate la fede che ho lasciato a testimonia ai 12 apostoli, non temete di perdere la vostra libertà terrena, è solo un attimo dell’eternità. Ricordatevi che essere sacerdoti significa vivere come esseri reali e viventi eternamente al cospetto dell’unico Vero Dio. Solo coloro che si donano in anima e corpo alla Trinità avranno la vita viva eterna. Perché questo vostro vivere è morto, non è vita viva. Siete vivi, ma non siete viventi. Chi sarà Mio sacerdote, la seconda morte non avrà presa su di lui/lei. Ma fate attenzione a non smarrire la via, perché anche chi si appresta ad essere mio apostolo, può smarrirsi, tradire e divenire anche avversario.

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I questo messaggio Gesù parla velatamente ma si comprende chiaramente che fa riferimento al brano dei  vangeli dove dice:

“Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”

Facciamo un analisi della frase….
Gesù parla agli apostoli ……quindi il “lasciate” è riferito a loro…

Chi sono primi morti e chi sono i secondi morti?

I primi morti sono i vivi, mentre i secondi morti sono proprio i morti i non più vivi.
Ma cosa intende dire con quel “lasciate”?
Sta parlando agli apostoli, e gli sta dicendo che la scelta di essere diventati apostoli, o meglio dire scelti da Gesù figlio di Dio in persona,  li ha resi viventi…la frase molto occulta invece parla chiaro, ed esprime un pensiero molto ben definito di Gesù, dice in pratica che chi viene scelto per volontà di Dio ad essere suo Apostolo, diverrà vivente, per questo incita gli apostoli ad  abbandonare la vita dei vivi e di lasciare che i “vivi” seppelliscano i loro morti.
Come se Gesù volesse creare un distacco tra i viventi e i vivi, perché i vivi, in realtà appartengono al mondo dei morti. Infatti noi ci riteniamo vivi, ma la nostra sostanza è deperibile e quindi mortale.


Fa anche chiaro riferimento alla seconda morte, descritta precisamente in apocalisse, nel cap20,1-6.

In rifermento alla prima morte e alla prima resurrezione e alla seconda morte ..sarà in pratica quella decapitazione seguita dalla prima resurrezione …..ma coloro che non risorgeranno alla prima resurrezione non ritorneranno più in vita… mentre la seconda morte è la morte dell’anima….
Quindi la prima morte è la morte del corpo, e la seconda morte è quella dell’anima.
Ecco perché nel messaggio dice voi siete vivi, ma non viventi, specifica la distinzione tra noi e loro…la nostra condizione è mortale, e viva, mentre la condizione di Dio è immortale e vivente.
Il maligno in sostanza cerca in tutta la sua esistenza di impedire agli esseri umani di divenire immortali e viventi, anche in senso materiale.

Noi crediamo di appartenere alla materia viva, cioè vivente, invece la materia a cui apparteniamo è quella morta, apparentemente viva.. infatti uno dei nostri postulati dice, "Nulla si creanulla si distrugge, tutto si trasforma." … il postulato è giusto, ma parla della materia che si distrugge ed è deperibile, cioè morta.

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