mercoledì 31 dicembre 2014

La presenza di Dio in noi!

La presenza di Dio in noi!

Gli esseri umani credono che Dio debba chiedere il permesso per entrare in noi, o che noi umani dobbiamo credere in Lui, o che dobbiamo aderire ad una fede perché Egli sia presente in noi! Invece questo è un errore perché in realtà Dio è già presente in noi fin dal primo istante della nostra vita nel ventre materno e per tutta la nostra esistenza, così che Dio nasce con noi ed è in noi.

Ma allora perché ci dice che dobbiamo accettarlo, quando esso nasce con noi ed è in noi?
Siamo noi che lo cacciamo da noi, per nostra volontà, con l’uso del peccato, della ragione, dello scetticismo ecc, ecco che l’uomo diviene figlio del peccato, quando esso caccia Dio  da se stesso per volontà propria.

Ma questo allontanamento è reale o temporaneo?
E’ temporaneo essendo che l’anima è creatura di Dio, e parte di Dio stesso, di conseguenza quando noi siamo, come Dio ci vuole, Esso abita in noi, e noi Lo allontaniamo volontariamente da noi, anche se l’anima non può lasciare il corpo, pena la morte di questo. Quindi in breve tutti gli esseri umani hanno in se Dio, non solo i cristiani, non solo gli ebrei, non solo i mussulmani, gli induisti, ma anche tutti gli altri, tutti coloro che sono nati e hanno visto la luce del sole.

Ma allora come fa Dio a scegliere chi salvare e chi non salvare, se è in tutti gli esseri umani, è presente allo stesso modo?
Dio Padre nella sua lunga eternità, ha dato al mondo, delle possibilità per salvarsi, prima in un modo poi in un altro, prima con i profeti, dell’antico testamento e poi con suo figlio Gesù, aspettato dagli Ebrei come il Messia. Ancora oggi taluni pensano che debbano aspettare ancora … quando in realtà è già venuto, ma gli ebrei vorrebbero un Figlio di Dio fatto a loro misura, non come Dio vuole e ha voluto.
Dio ci ha inviato un figlio, suo primo unigenito, che per volontà stessa del Padre Celeste, ha portato un segno distintivo per valutare chi vuol essere di Dio realmente e chi invece vuol rimanere solo umano. Cristo per volontà del Padre Celeste ci comanda ci battezzarci, e di accogliere in noi, il messaggio che egli porta da Dio

Ma allora perché Cristo Gesù, ci comanda di battezzarci e di accogliere in noi il messaggio che Egli porta del Padre celeste?
Perché l’anima può anche divenire sede di satana, per nostra volontà e il battesimo impedisce di fatto  a Satana di possederla, ma questo passaggio di proprietà avviene solo e solamente per volontà diretta del nascituro quando esso volontariamente, ma anche involontariamente, allontana da se Dio, con atto di peccato determinato, contrario alle leggi che Dio stesso ha posto, spesso a causa della ragione, in pratica l’uomo diviene “figlio” di satana, per volontà diretta e ciò può avvenire opponendosi nettamente a Dio e a suo Figlio Gesù Cristo che il Padre Celeste ha inviato a noi; come fanno e hanno fatto molti scienziati, studiosi, ecc, ma anche opponendosi dal punto di vista religioso, con altre fedi avverse a Cristo, e Dio Padre, perché l’opposizione a Cristo è opposizione al Padre Celeste, sono la medesima cosa, così l’opposizione anche alla Madre di Dio, si traduce in opposizione al Creatore stesso. Basta che l’uomo non desideri di riconoscere che l’anima che lo fa vivere, è di proprietà di Dio, ecco che in quel preciso istante, esso diviene preda di satana, e il demone abiterà in esso. L’anima di conseguenza soffre enormemente questa condizione ad essa avversa, e l’uomo coscientemente la uccide e la fustiga, facendola soffrire, per cui l’essere umano che nega Dio, nel Figlio e nella Madre, e nello Spirito Santo, negando se stesso e la sua divinità di figlio di Dio, fa peccato mortale contro Dio che abita in quell’anima. In pratica satana diviene proprietario di quel corpo, ma non ancora dell’anima, che rimane incarcerata in quel corpo. Solo mediante una volontà estrema l’anima può divenire preda vera e propria di satana, fortunatamente sono casi rarissimi … che Dio permette per ragioni a noi non comprensibili.  Solo con la morte se l’essere umano non ha deciso e desiderato da che parte porsi. Quest’anima diverrà figlia di satana totalmente per l’eternità. Per questo Gesù ha comandato per volontà del Padre Celeste, di battezzare e farsi battezzare, per non essere preda e figli di satana, il battesimo è un sigillo indelebile che nessun uomo può togliere mediante chi gliel’ha elargito, la chiesa non possiede questa autorità, può solo amministrare, cioè conferire il battesimo ma non può più toglierlo, per questa ragione Gesù lo fa praticare da adulto, perché l’essere umano deve essere cosciente di quanto fa, proprio perché esso non può essere più rimosso, da un essere umano, neppure la morte fisica toglie il battesimo, neppure la decapitazione. Quindi il sigillo che Dio pone in chi desidera essere battezzato, è indelebile, salvo il fatto che la persona  commetta un peccato gravissimo contro il Dio vivente, Padre-Figlio-Spirito Santo, esso può rimuovere per accettazione diretta volontaria, il sigillo del Dio vivente cioè il battesimo. Ma ciò non può avvenire per costrizione, ma per vera e sincera accettazione, volontaria e presa di coscienza, allora in quel momento satana diverrà padrone di quell’anima eternamente. Perché un anima non può rimanere senza un padrone, o essa è Dio o essa è Satana. L’anima non dispone di energia sufficiente per vivere da sola, per cui abbisogna di una fonte di energia che sta in uno spirito superiore, non esistono vie di mezzo, come disse Gesù o sei freddo o sei caldo, o sei luce o sei tenebre, o sei destra o sei sinistra, il tiepido e l’ombra e la sinistra vengono rigettati come se fossero tenebra.

Quindi l’essere umano che accetterà, per volontà propria e non per costrizione di altri, di sbattezzarsi, deve sapere che diviene figlio di satana, che è condannato alla morte eterna nello stesso luogo dove vive ed è recluso satana, perché reo di grave peccato contro il Padre Celeste. Quindi in sostanza Gesù porta la salvezza al popolo ebraico in primis, perché nasce presso questo popolo, ma essi non l’hanno accolto, ma da quel popolo uscirono 12 stelle che fecondarono con la parola di Cristo il mondo, portando con se il Battesimo, come elemento di unione e appartenenza a Cristo stesso, quindi al Padre Eterno. Chi liberamente non accetta e si oppone a Cristo in ogni modo, non può pretendere di essere salvato, perché quel sigillo che Dio Padre mandò mediante suo figlio, era prima di tutto per il popolo eletto, gli Ebrei, e per tutti. Anche se, Cristo ha voluto seguire le profezie, ma cmq sia, la casta sacerdotale non lo ha accettato.
Quindi tutti i popoli che abbracciano o che desiderano abbracciare la fede in Cristo Gesù e accetteranno di portare su di loro indelebilmente il sigillo del Dio vivente, sappiamo che essi potranno seguendo le regole poste dal Padre dei padri prima e dal figlio Suo poi, essere salvati, dalla seconda morte, cioè la morte dell’anima. Questo fa capire che tutte le altre fedi e religioni, che non contemplano e non riconoscono ed anzi osteggiano i figli che hanno in se il sigillo del Dio vivente, il Battesimo sono bandite dalla salvezza eterna, anche se le loro anime sono di proprietà di Dio.




Le lacrime e l’amore!

Le lacrime e l’amore!

Tutti noi siamo abituati a pensare che l’amore non si possa dire con precisione quale sia la sua più alta manifestazione e cosa lo caratterizzi, ed invece non è così.
Tutti pensano che l’amore si divida in sentimentale e sessuale, invece si sa bene che noi usiamo questa parola in modo errato ed erroneo, dicendo di amare per noi si intende fare sesso, quando invece l’amore è aulico, sublime, sentimentale e anche passionale, ma non sessuale. 

E allora il vero amore come si manifesta?

Esso si manifesta sia nella gioia che nel dolore, in entrambi i casi se è vero amore, sincero, sentimentale, profondo, che coinvolge anche l’anima, il nostro corpo risponde a questo Amore in un modo strano, insolito, sconvolgente, estremamente emotivo, a tal punto che più forte è il sentimento d’amore è maggiore è il suo effetto. Noi quando amiamo e siamo amati lo sentiamo lo percepiamo e lo manifestiamo sottoforma di lacrime. Si sono le lacrime che sgorgano dai nostri occhi che ci dimostrano se chi ci dona il suo amore, è vero amore o solo parole vuote. Anche quando si è toccati dall’amore di Dio, dai nostri occhi sgorgano lacrime, perché esse sono lacrime d’amore per Dio e lui dimostra il suo amore per noi, facendoci provare quello che Lui prova per noi; in sostanza Dio si commuove in noi e noi lo manifestiamo mediante i nostri occhi, e un enorme sentimento d’amore che prende tutto il nostro essere, che riempie il nostro petto. Così avviene se amiamo un nostro simile sinceramente, se i nostri e suoi occhi si riempiono di questo amore di lacrime sapremo che la persona che abbiamo innanzi ci ama. Ma come ho detto l’amore non si manifesta solo nella gioia, ma anche ne dolore, nella tristezza, perché si può essere pieni d’amore anche quando siamo tristi, e associamo l’amore al dolore. Questo però fa comprendere la sincerità della persona e la sua veridicità. L’amore nel dolore e l’amore nella gioia, sono espressi entrambi con la manifestazione delle lacrime, quindi quando troverete la vostra metà, se essa/o che sia esprimerà il suo amore per voi con lacrime nella gioia o nel dolore, saprete che il suo amore è sincero,vero da vivere. Ma se l’amore è solo vuoto, saranno tante belle parole ben ricamate e ben tessute, che potranno anche colpirvi ma nulla di più faranno …

Fatevi amare da Dio, se volete assaporare il suo Amore, che nessuna donna o nessun’uomo può dare!

Ispirazione dello Spirito Santo!

domenica 28 dicembre 2014

La vita e la morte eterna!

28 dicembre 2014, 14:12

La vita e la morte eterna!

Cari figli
Vi parlo ancora per supplicarvi di abbandonare la vita oscura nella tenebre del mondo.
Siete voi che salvate o condannate le vostre anime, con la vostra vita terrena, mediante le azioni, le parole , i pensieri che diventano, condanna o salvezza per ottenere la vita nella gioia eterna o la vita nella morte eterna. Perché entrambe sono una forma di vita, ma in opposizione l’una all’altra, perché l’anima è uno spirito ed esso è eterno.
La vita nella gioia eterna al cospetto dell’eterno Padre, nella amore e nella verità si ottiene con azioni, parole, pensieri verso la verità, la giustizia e nella volontà del Padre Mio celeste. Mentre la vita nella morte eterna è sempre una vita ma piena di dolore, di pianto, di stridore di denti, lontano dalla gioia e dell’amore Eterno del Padre Celeste, per causa dei vostri irrefrenabili peccati, che in quel luogo di eterno dolore si moltiplicheranno 70 volte 7, così come le gioie saranno moltiplicate per voi al cospetto della mia S.S. Trinità.  
Chiunque di voi, può ancora ambire alla vita eterna nella gioia del Padre Celeste. 
Abbracciate la mia croce, perché chi non l’abbraccia, non avrà la vita eterna.

Figli, io vi attendo alla soglia della vita. 

domenica 14 dicembre 2014

L'albero Maledetto!



Gesù maledice l'albero di fichi

Dal Vangelo di Marco 11,11-14...20:( In quel tempo, Gesù entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici, diretto a Betania. La mattina seguente, Gesù con i discepoli, mentre usciva da Betania, ebbe fame. E avendo visto da lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. Allora gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti!". E i discepoli l'udirono... La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici...).

Molti teologi hanno dato diversi sensi alla parabola sopratutto guardando a quello che era la tradizione e la storia, però nessuno ha osservato quali varietà  botanicamente parlando esistevano solo due o tre tipi di fichi, non come ora che esistono tutte le varietà derivate,. Il Fico selvatico, che produce fichi non buoni da mangiare adatti solo per gli animali, ma che ogni tanto produce anche dei fichi con un gusto migliore, poi c'è un altro tipo di fico, che produce fichi ottimi di egual sapore del fico attuale detto ficus carica, parliamo del Sicomoro o Ficus Sicomorus, il quale ai tempi dei faraoni era in grado di fruttificare anche 7 volte l'anno. Di quale fico parla Gesù nel suo racconto? del Sicomoro o del fico selvatico? Parla del Fico selvatico, perché come pianta non coltivata da frutti solo in certi periodi dell'anno, e al massimo due volte. Tra l'altro il fico che Gesù maledice si è seccato, ma Gesù ma lì anche gli altri fichi selvatici che non seccarono, ma i loro frutti rimasero maledetti, e lo sono ancora oggi, adesso il problema è che da questo fico selvatico esistente sulle terre d'Israele unito con altri fichi di altre terre più lontane, nel corso della storia fino ai tempi d'oggi vennero prodotte molte altre specie tra cui il Ficus Carica, ma che anche'esse rimangono maledette, perché originate dal ficus selvatico.... e non dal Sicomoro, che tra l'altro è l'albero detto della vita eterna. Tutti pensano che sia il fico selvatico l'albero della conoscenza del bene e del male, ma io dico che non lo è.  Il motivo che fu per la scelta come rappresentativo dell'albero sta nel fatto che alcuni artisti immaginarono questa pianta come simbolo, proprio per un errore d'interpretazione di questo passo dei vangeli, pensando che Gesù avesse maledetto il fico perché esso dovesse essere ricollegato a quell'evento, ma non è affatto vero che fu quella la ragione che Gesù maledisse quell'albero, lo fece per una ragione ben diversa... Moltissimi sacerdoti e teologi anche in tempi non recenti, consideravano e considerano Gesù non un Dio qual è, ma un semplice essere umano, per cui leggono le vicende con occhi umani, non con il pensiero che Gesù è, era e sarà un Dio incarnato, per cui ogni verità di riguardante Cristo era ed è svuotata del suo senso profondo di natura divina, tutta la sua storia fu vista solo sotto l'ottica di un semplice essere umano, pari ai suoi discepoli, non certo ad un Dio , figlio dell'Onnipotente, perché questa visione non era e non è accettata dalla chiesa, anche perché di difficilissima lettura, proprio perché interpretare l'idea e il pensiero di un Dio è quasi impossibile se non si è presi da questo Dio invisibile. Per tantissimo teologi, di un tempo e di oggi, essere presi dallo Spirito Santo e parlare per bocca sua era/è difficilissimo se non quasi impossibile e spesso se esso parlava per bocca dell'essere umano, non sempre la chiesa accettava la volontà di questo Dio. Per cui ogni singola parola dell'antico e nuovo testamento è stata letta ed interpretata alla luce della conoscenza umana, con alcuni spunti di spiritualità, ma era questo quello che Gesù voleva una chiesa molto umana e quasi per nulla spirituale, No! Gesù voleva l'esatto contrario.  Quel'era la vera ragione per cui Gesù maledice, il fico selvatico? Prima di tutto c'è da dire che neppure i suoi discepoli compresero la vera motivazione di quello strano comportamento di Gesù, che sapendo che non era il periodo giusto per la maturazione di quei frutti, essi non poteva nemmeno immaginare la vera ragione. Il motivo sta nel fatto che Gesù quanto era in terra, era realmente un Dio incarnato anche se egli stesso non voleva mostrarsi per quello che era, e teneva un profilo basso affinché nessuno sapesse la sua vera natura. Infatti neppure i suo discepoli mi capirono effettivamente chi fosse Gesù.  Ma la sua natura divina si applicava attorno a se per quanto egli potesse trattenere e non mostrare chi egli Era, ma tutta la natura attorno a Lui, dava Lui ogni suo bene, in qualsiasi momento Gesù chiedesse.

Gli uomini pensano che solo noi umani possediamo uno spirito detto anima, ma ciò non è vero, la nostra anima o soffio di Dio, è lo spirito più complesso tra tutti gli spiriti che vivono con noi su questa pianeta, dobbiamo sapere che anche gli animali hanno uno spirito, più semplice del nostro, ma c'è l'hanno altrimenti non sarebbero vivi, ma anche le piante secondo la loro specie hanno uno spirito, ma esso al contrario degli animali e degli esseri umani, hanno uno spirito comune per tipologia di specie e varietà, quindi uno spirito unico semplice  per tutte le piante di quella specie e varietà  ma uno spirito intelligente capace di relazionarsi con il suo creatore. Di conseguenza se Dio chiedesse ad un albero di dar frutto anche fuori stagione, la piante non darebbe la totalità dei frutti, ma una piccola quantità la darebbe in relazione alle sue risorse di quel momento... Così è accaduto al fico selvatico che non essendo nella sua stagione di fruttificazione, avrebbe potuto dare una piccola quantità di frutti se lo avesse voluto, ma siccome la natura fu liberata dalla condizione di dominio di Dio, proprio a causa del peccato originale di Eva e Adamo, ecco che quel fico selvatico  nel suo spirito, si rifiutò di concedere al figlio di Dio i suoi frutti anche fuori stagione. Si deve sapere che quando una divinità come è Dio o Gesù o Spirito Santo si avvicinano ad un qualsiasi essere irradiano il loro potere su di esso, per cui qualsiasi essere è in grado di produrre frutto anche in pochi istanti. Il Fico selvatico si rifiutò, per cui Gesù emise la sua condanna contro non solo la pianta specifica che secco!, ma contro lo spirito che dominava quella varietà di fico, per cui ogni fico nel futuro sarebbe stato maledetto e chi ne avesse mangiati i frutti avrebbe perpetrato in se la maledizione di Cristo. Maledizione che può essere rimossa solo con l'assunzione del corpo di Cristo!  Ora perché il Sicomoro, che appartiene alla stessa famiglia del Ficus o Fico è stato risparmiato da ciò, perché esso è l'albero della vita eterna e non è un vero fico, ha un portamento completamente diverso dai Fichi derivanti della specie selvatica, ha frutti simili ma foglie identiche a quelle gelso, ma questo tipo di Fico il Sicomoro, è stato volutamente dimenticato, dall'uomo, nella sua alimentazione, perché sia i suoi frutti che la sua linfa sono in grado di produrre effetti particolari sul corpo umano. Da quanto il Signore mi ha detto, il sicomoro contiene delle sostanze che riescono a riattivare certi geni. Quale sarebbe allora il vero albero raffigurante la conoscenza del bene e del male, anche se come già detto gli spiriti appartenenti a questi due alberi, hanno una natura diversa. E' infatti uno di questi spiriti che tradisce Dio... ma quale sarebbe l'albero della conoscenza del bene e del male? Anticamente anche al tempo dell'antica Grecia vi era un pianta conservata dai cosiddetti dei dell'olimpo e prima ancora da altri popoli, una delle piante più antiche. Di questa pianta le ninfe esperidi ne conservano un esemplare in un giardino segreto, pianta considerata "magica" la quale  fu poi considerata la causa scatenate di una guerra tra greci e troiani, parliamo del famoso pomo della discordia,
 frutto che scatena intensi profumi quando matura, ed è buono da mangiare solo se è perfettamente maturo ed è bello da vedere perchè simile all'oro per il colore giallo intenso forse un po aranciato che prende questo frutto, parliamo del Cotogno. Ma penso che in origine questa pianta  avesse delle peculiarità, ben diverse dal cotogno attuale e credo che fosse anche di un colore più intenso.  Per tanto non v'era alcun senso per Gesù maledire un Sicomoro se esso è l'albero della vita eterna che i due progenitori non attinsero, di conseguenza il vero albero doveva essere un altra specie, il Cotogno e Gesù maledisse quel fico selvatico solo perchè esso non volle concedere a Cristo i suoi frutti, Come dire non ti riconosco! Da ciò si comprende che anche la natura può scegliere se stare con Dio o contro, non solo gli esseri umani! 



venerdì 5 dicembre 2014

Atti d’amore!





Venerdì  5 dicembre 2014 ore 3:00

Atti d’amore!

S.S.ma Madre di Dio, Immacolata Concezione:
- Cari figli, miei amati, vi chiamo ancora una volta ad essere figli del Padre Celeste, accorrete a questa mia chiamata, affinché sia  per ognuno di voi ogni mia parola,  come oro per le vostre anime, ascoltatemi a accogliete le mie parole sono per voi.
Cari figli non dimenticatevi  degli atti d’amore verso il prossimo, molti uomini sono così presi dal fare le cose di questo mondo, che dimenticano gli atti d’amore disinteressati. Non rimanete indifferenti, innanzi ad essi, saranno per voi, la vostra moneta pensate per entrare nel regno dei cieli.
Quando donate, soffrite, sfamate, vestite, accudite, istruite,  gioite, perdonate, donate un sorriso, un conforto, qualsiasi cosa di voi, agli altri e al mio Signore senza chiedere, nulla in cambio, fate un atto d’amore, verso il vostro prossimo e verso mio Figlio Gesù e il Padre Celeste, allora io vi donerò lo Spirito Santo e voi sarete ripieni di esso, quello è il segno della gratitudine divina, che gli uomini avvertiranno in essi, quando una lacrima sgorgherà senza ragione dai vostri occhi e non potrete trattener il pianto, quanto il petto si riempirà di gioia, dolce e mite, ma impetuosa come un fuoco, ecco lo Spirito Santo è in voi.  Questo è il segno del cielo, di una madre che vi ama, e vi vuole tutti figli suoi.
Siate dolci e puri, pieni d’amore figli, perché così il Padre Celeste, il Figlio, lo Spirito Santo, vi amerà e io con Lui!


venerdì 28 novembre 2014

La S.S Madre Immacolata Concezione chiede 3 Novene prima di Natale

Cari figli, miei amati....

Cari e dolci figli vi invito alla preghiera assidua, alle preghiera santa, alla preghiera piena di dolcezza e amore, alla preghier semplice e candida,  mettetevi inpreghiera e nel silenzio delle vostre anime assaporate la persenza di Dio, che vi ama di un amore sconfinato, io sono li con voi figli cari , con voi con i vostri pensieri, con le vostre angosce, io vi ascolto e vi esaudisco secondo quanto mio figlio e il Padre Celeste mi hanno dato disponibilità verso di voi. In quest'ora, di dolore che affligge la Trinità, vi chiedo cari figlioli, di pregare , di amare il Signore Nostro Dio, come a lui conviene, vi chiedo di recitare 3 novene da inziarle sabato e terminarle il giorno di Natale, recitatele con il rosario a me dedicato, e con il rosario la Gloria di Dio,  ve lo chiedo per la conversione del Pontefice e del clero, perchè Gesù stenda la sua mano pietosa mano su tutta l'umanità, e faccia scendere ancora le sue grazie, anche se il tempo è breve, inoltre chiedo di pregare per tutte i figli degli uomini, che sono nella disperazione del peccato, affinche mio Figlio Gesù li tocchi con il suo ardore, perchè io sono desiderosa di protare a mio figlio molti figli, pregate per amore.
Cari figli miei amati,  vi esorto pregate perchè il mondo è nella disperazione, il mondo è caduto in un abisso così profondo che se non vi fosse l'amore di Dio a sostervi, tutto sarebbe già finito. 
Figlie, vi supplico di donare a me le vostre ansie, le vostre preghiere, e accostarvi alla santa Messa con grande pietà, dignità, rispetto, ricordanvi che lì è presente il Santissimo, con la su Regalità grande, accostatevi alla santa messa, in silenzio e accettate il dono che Mio figlio vi dona, prendetelo con gioia, con amore, con tenerezza, conservatevi puri, casti, fuggite dal peccato, ma fortificate la vostra fede, e non abbiate timore di chi vi contrasta, questo non è più il tempo dell'indugio, è il tempo delle grandi decisioni. 
O con Dio o contro Dio. Ma fate attenzione perchè nessuno consoce il senso assoluto del parlare, se non Dio stesso. Meglio per l'uomo tacere, che parlar troppo. 

Vi invito ancora pregate, pregate, pregate, questo non è più il tempo dell'attes, è il tempo delle decisioni, operate il bene con la preghiera e con le opere, siate casti nei pensieri, nelle parole, nelle azioni,operate nella grazia di Dio, le opere sono fulcro, della vostra fede.


messaggio del  24 novembre 2014

martedì 25 novembre 2014

IL VERBO, IL NOCCIOLO DELLA FEDE!

IL VERBO, IL NOCCIOLO DELLA FEDE!

Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
Questa frase detta da Gesù, è il nocciolo di tutto l’insegnamento di Gesù e di tutta la legge. 
Nella frase si cela un verbo che è il fulcro e il fondamento del verbo di Dio, che è il verbo FARE.
Fare la volontà del Padre..indica l’agire, il compiere l’opera, mettere in pratica la parola data, la legge e l’insegnamento.

Un eccellente oratore, predicatore, se non trasforma il suo parlare, in fare non otterrà il regno dei cieli.
Per Gesù vale oro il FARE, molto meno vale il parlare, è l’agire, l’azione, il trasformare la parola nello scopo della propria vita che ci rende umani, che ci rende santi.

Il Signore ama enormemente chi agisce e molto meno chi parla solo, anche se il parlare serve per insegnare, ma chi insegna deve agire trasformare la parola nel FARE, quando capirà che Gesù premia chi FA allora la sua vita sarà piena di Spirito Santo. Anche la preghiera che pur appartenendo alla parola, ma il pregare è un azione del FARE, spirituale. 

Quindi abbiamo tre modi di agire nel FARE.

Il FARE psicologico come sostegno per chi ha necessità di una parola di conforto, di affetto, di sostegno morale, di dolcezza e di pietà, per sostenere il bisognoso, nello sconforto, nella malattia, nel soccorre chiunque né abbia bisogno.  

Il FARE spirituale è la preghiera che muove la grazia di Dio verso l’uomo, è l’azione mediante la quale, ogni azione dello spirito manifesta Dio nell’uomo. In questo FARE c’è tutto la grazia che la chiesa di Dio mette a disposizione all’umanità.

Il FARE fisico che agisce direttamente sulle necessità materiali dell’uomo, il dare un sostegno effettivo, col cibo, col vestire, ecc, questo ultimo FARE è il difficile quello che impegna maggiormente, l’essere umano, perché lo priva del suo per darlo al prossimo suo, in ciò è descritto altro insegnamento di Gesù, quello che fa al piccolo lo fai a Me.  

Il FARE umilia la persona, la rende piccola agli occhi del mondo, la rende debole, fragile, ma forte nella fede. Ma se l’oratore, il laureato, il teologo, ecc non agirà con il FARE e non diventerà piccolo, umile, candido, come un bambino non otterrà il regno dei cieli.  

Se non Fai la volontà del Padre che è nei cieli, non sarai mai suo! Se non vedi in te un peccatore, non potrai mai fare la volontà di chi ti manda, e di chi ti riconosce nella debolezza figlio suo.

Dio è un essere che FA, agisce sempre, esso è sempre in movimento, non è fermo, per esistere bisogna FARE, chi non esiste non FA.

Chi agisce, FA 
Chi ama, FA 
Chi parla, FA
Chi giudica, FA
Chi crea, FA
Chi pensa, FA
Chi da vita, FA
Chi sorregge l'universo, FA
Chi si autodetermina, FA
Chi comanda, FA
Chi legifera, FA

Anche il male FA.... è proprio perchè esso FA, esso esiste. 
Trovate voi le altre espressione del FARE...

Io sono colui che è, che era, che sarà...  ma il tempo essere, in senso verbale presente, passato e futuro non identifica un verbo in se stesso, ma un tempo reale, un trascorre del tempo, identifica colui che non ha tempo, colui che è sempre esistito, colui che non ha ne tempo, ne nome, l'indefinibile. 
Io sono colui che è adesso.
Io sono colui che era prima, 
Io sono colui che sarà dopo,
Sempre lo stesso soggetto. 
Un Essere che agisce nel tempo presente, vedendo innanzi a se il futuro, volendo e potendo anche modificarlo o predeterminalo e per questo esso Agisce, cioè FA.

Per questo le sue leggi sono tutte in FA.

v  Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa degli schiavi.
Cioè agisci affinché tu mi riconosca come tuo DIO, cioè FA si che io sia il tuo Dio.
v  non avrai altro Dio all'infuori di me.
.  FA in modo che io rimanga il tuo DIO.
v   Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
v   Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
.  Qui c’è già il verbo FARE “ non ti farai” ti ordino di non FARE.
.  Opponiti all’azione del FAR si che tu venga tentato ….
v  Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
.  FA in modo di non insultarmi o di non usare il mio nome in modo scorretto!
v  Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
.  FA si che il giorno del Signore sia il Sabato, metti in opera.
v   Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
.  Agisci cioè FARE l’azione dell’onorare …
v   Non uccidere.
.  FA in modo di non divenire un assassino.
v  Non commettere adulterio.
.  Non FARE di te un adultero.
v  Non rubare.
.  Non FARE di te un ladro, truffatore, un disonesto.
v  Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
.  Non FAR si che dalla tua bocca escano parole menzognere.
v   Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
.  Non FARE del male a te stesso, desiderando i suoi averi, perché dal pensiero si passa all’agire.
.
 Fare e non Fare …

Il fuoco scalda, quindi FA l'azione del riscaldare.
L'acqua disseta quindi FA l'azione del dissetare.
L'aria turbina, quindi FA l'azione del muovere.
La terra da frutto, quindi FA l'azione del produrre
La luce illumina, quindi FA l'azione dell'ulluminare.

Ciò che  non FA è solo la morte, perchè tutto ciò che esiste FA qualcosa... 

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Notare una curiosità ….

La 4a nota musicale è il FA che sta esattamente al centro delle 7, non è un caso! 

DO- RE- MI-FA-LA-SOL-SI

A destra abbiamo il Do, Re, Mi, a sinistra abbiamo il La, SOL, Si.
la destra Da o Do , cioè comandare...eseguire un ordine... si bendice solitamente con la destra
la sinstra riceve o Si accetta. 
E' come se le due mani dicessero, ti DO, se accetti, mi devi dire di Si. ... = Do-nar-Si  = donare se stessi, Gesù si donò a noi, Sua Madre Si donò a Dio, Dio donò a noi il Figlio Suo. 
La giunzione delle due mani mette insieme le due note, le sovrappone per cui Do e Si diventano una. La 1-7, come dire il principio e la fine, notate che tra le mani giunte e il corpo si forma un cerchio. 
Perchè la Vergine appare quasi sempre con le Mani congiunte in preghiera? Perchè le Due note iniziale e finale chiudono la sequenza nella quale ci sono tutte e sette le note, come ho già detto rappresentano i 7 spiriti che stanno innanzi a Dio. Chiudere le mani significa generare uno spirito unico, S.S. è una forma per mettersi in contatto diretto con Dio, la forma di perfezione aassoluta. 
In sostanza è un azione spirituale di natura tecnologica, nella quale le energie psichiche e spirituali della persona diventano un tutt'uno. Per questo bisogna pregare con le mani appoggiate l'una sull'altra, e non tenendole aperte e distanti. 





SI(ultravioletto)-[DOREMI-FA-LA-SOL-SI]-DO(infrarosso)

Notare la particolarità

SI(ultravioletto)-[DO SI]-DO(infrarosso)

Il primo SI-DO e l'ultimo SI -DO
Diventa Si - IO - Do. 
Sta ad indicare che si DA sempre! o Darsi cioè Donarsi!
Si è dato in principio nell'Alpha, così come si è dato e si darà alla fine in Omega!
Nel centro c'è sempre la parola DO - SI che racchiude in se il tutto. 
La parola più importate è il DO-Nar-SI.

In tanti modi Dio si è donato a noi e ci ha donato.
Pensiamo un attimo:
Quando Dio ha deciso di Creare la materia, ha donato la creazione a tutti, quindi ha donato se Stesso alla sua Creazione.
Quando Dio ha creato l'uomo e tutte le creature esso ha donato a queste creature l'esistenza, cioè la vita.
Quando Dio ci ha donato i suoi precetti e comandi, esso ci ha fatto un dono.
Quando Dio ha donato all'umanità i suoi profeti, Esso si è donato e ha donato all'uomo delle guide.
Quando la madre di Gesù ha detto Si a Dio, essa si è donata a Dio, si è offerta in dono=donarsi.
Quando Dio ha generato il Figlio suo, ha donato all'umanità intera il frutto della sua Divinità, quindi si è dato, al mondo.
Quando Gesù si è immolato, per noi, esso si è donato, per espiare, per salvarci dal peccato e per vincere esso stesso la morte e il peccato, quindi si è donato a noi. 
Quando Gesù insegna e lascia i suoi comandi, agli apostoli, Esso ci ha donato la sua parola, il verbo!
Tutta la vita di Gesù e di sua Madre è un dono di Dio, per l'intera umanità
Uno dei comandi più importanti di Gesù è proprio il donarsi al prossimo. 
Gesù stesso fa del Donarsi il punto cardine della sua intera vita!

DonarSi!





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