lunedì 23 giugno 2014

La grande prova che attende la chiesa!!!


il primo pezzo 675 parla dell'apostasia che non è riferita ad società umana della terra, come dice la chiesa che vuole allontanare da se i timori per se stessa come in realtà è annunciato in apocalisse dove si parla delle vicende della chiesa innestata durante le fasi dell'umanità di questi 2000 anni.... l'apocalisse infatti parla delle vicende della chiesa, e parla dei suoi errori, fino ad arrivare ad annunciare alla stessa la sua apostasia, è la chiesa che diverrà apostata con un uomo l'anticristo, che prima di essere anticristo sarà di Cristo!

già il 676 è satanico, perchè quando si dice, "che si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica, che non può essere portata a compimento" questo è un discorso che vuole allontanare dal mondo la speranza del ritorno di Cristo, la chiesa fa capire che non accetta il ritorno di Cristo anzi si oppone. " se non aldilà di essa" cioè superando la stessa rivelazione messianica... cosa impossibile...." la chiesa han rigettato questa falsificazione, del regno futuro sotto il nome di millenarismo" ... la chiesa stupidamente e non rendendosi di conto delle gravi conseguenze di questa loro decisione che ricadrà inesorabilmente su di essa e sui capi che la sostengono, ha praticamente negato sia l'autorità dei 12 apostoli, in primis S.Giovanni Evangelista e lo stesso S. Pietro tutti e 12 millenaristi... ma non solo la stessa chiesa ha negato in questo modo anche Cristo stesso che ha suggerito e comunicato l'apocalisse al suo apostolo preferito! 

il punto 677.... bellissimo mi permette di dire una cosa che lo Spirito Santo mi ha detto... 
"""Il regno e la salvezza della chiesa si compirà con la sua morte fisica e la sua resurrezione spirituale, proprio come è avvenuto per Gesù nostro figlio, che è morto fisicamente ed è risorto fisicamente nella Trinità nostra, se la chiesa non morirà come Gesù, essa sarà persa. Ma Il padre celeste manderà la Santa Sposa, a salvare la chiesa mediante gli apostoli degli ultimi tempi ""

E' mai possibile che le grandi menti teologiche non abbiamo capito che la morte e resurrezione di Cristo si sarebbe ripetuta sulla chiesa degli ultimi tempi!!!

Tutte queste parti sono di una gravita enorme, perchè la chiesa si permette di Giudicare la parola di Dio data a Giovanni evangelista e non crede nel ritorno messianico di Cristo! Anzi lo combatte in maniera decisiva e netta!!! 

La benedizione che diventa maledizione.


Cari amici, c’è da dire una cosa importante, badate a chi ci benedice, a chi vi impone le mani, a chi vi augura il bene, si perché dovete sapere, e purtroppo ciò la chiesa ignora per ignoranza e non tutto gli uomini sanno, come agisce il potere di Dio.

Se un uomo non è di Dio, cioè non è un suo apostolo, un apostolo da Dio voluto e da Dio consacrato ed unto, e non un battezzato nel nome di Suo figlio Gesù il Cristo, quest’uomo non può benedire, non può consacrare nessuno, non può donare lo Spirito Santo, perché se un uomo che pensa di essere di Cristo ma non si è sottoposto alla sua autorità, e non ha abbracciato la vera fede, che sta e viene mediante Cristo, tutto ciò che fa non è una benedizione ma è una maledizione, se non è fatto intenzionalmente con l'uso della autorità di Cristo, cioè per sua volontà.

Si, perché un non cristiano cattolico romano o ortodosso, credendo di fare e benedire, in realtà maledice, perché sappiamo bene che il potere di Dio, cioè la parola sacra si può essere usare anche per ottenere il male.

E quando la benedizione viene mediante ministri di altri culti non cristiani che non hanno ricevuto battesimo Cristiano cattolico, il potere che esercitano si tramuta in male, e invece di benedire senza saperlo maledicono, specialmente perchè le loro benedizioni non sono fatte a nome di Cristo.

Quindi a tutti i cattolici, non fatevi imporre le mani da nessuno che non sia un cristiano Cattolico battezzato in Cristo Gesù.

Se un anglicano, un protestante, ecc, o di altre religioni impongono le mani su un qualsiasi credente, sappiamo che riverranno non una benedizione ma una maledizione, anche se costoro in qualche modo rientrano nella classificazione dei cristiani, ma essendo che non accettano alcune cose, della fede cristiana, in pratica è come se non fossero cristiani.

Molto più grave è l’azione che fa e riceve un vescovo su se stesso da coloro che sono di altre credi altre religioni, un vescovo non può e non deve sottoporsi a nessuna e dico nessuna benedizione, consacrazione di alcun essere umano, di nessuna religione o credo o associazione di persone, ne deve inchinarsi ad altrui religione, perchè questo significa tradire Cristo vero Dio.

Gesù ha detto che se un vescovo fa ciò si auto-scomunica, perché non solo riceve una falsa benedizione che si tramuta in una maledizione, ma anche riconosce che le altre religioni sono superiori alla propria, ponendosi inferiormente ad esse, non è un atto di umiltà questo, ma sottomissione. Indica anche che non c’è rispetto per la divinità di Dio!!!

E l’operato di tale vescovo non ha alcun valore innanzi a Dio!!!

Dio Padre pone delle regole, per comprendere dove si cela l'inganno!

Messaggio 23 giugno 2014 7:00

Cari figli Io sono colui che sono.

Ascoltatemi!!!
Figlio pongo in te le regole per comprendere qualsiasi cosa nel mondo visibile ed invisibile, seguite queste regole e conoscerete dove sta la verità e dove si cela l’iniquità!
Chi non si converte subito, perirà!

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Innanzitutto Dio Padre parla raramente all'uomo, quindi è già un privilegio ricevere queste parole.

Regole fondamentali su come capire e leggere qualsiasi messaggio e capirne l’autenticità.
Sulla base di tali regole tutti si devono attenere perché esse costituiscono la base di qualsiasi messaggio o comunicazioni di Dio(o delle sue manifestazioni, Gesù, lo Spirito Santo, La Vergine, Gli angeli) con gli uomini.
  1. Dio è perfezione immutabile, Verità-Giustizia, Amore-Umiltà, Misericordia-Carità, ecc.
  2. Dio Padre conosce tutto fin dall'inizio.
  3. Dio Padre conosce il futuro perché esso è innanzi a Lui
  4. Dio Padre conoscendo già il futuro innanzi a Lui, innesta nel tempo la sua volontà e la determina in eventi ben precisi nell'arco della storia dell’universo e dell’umanità, modificando il corso degli eventi come desidera, ma cela a tutte le sue creature il momento esatto di tale evento(anche alla Vergine Maria e agli angeli). Quando ha determinato un evento, non cambia idea, può spostarlo nel tempo, ma quello si compirà. Perché ogni parola è legge! Lui è Legge!Lui è il verbo!
  5. Tutto viene fatto alla luce delle legge eterna.
  6.  All'origine delle origini vi era solo Dio Padre definito come Creatore cioè l’origine, il fulcro di tutto.
  7. In principio vi era solo Lui, il Verbo, il tempo non esisteva, la materia non esisteva, Lui determinò il tempo con la sua prima parola e tutto il resto poi fu.
  8. Tutto ciò che esiste ha un senso, perché prima del visibile è esistito nell'invisibile, dall'unicità dell’essere alla famiglia, come l’uomo la conosce.(tutto è fatto come specchio di ciò che già esiste/va nei cieli e poi riflesso sulla terra, -immagine e somiglianza).
Non dimentichiamone un altra di regola fondamentale se quando si leggono i messaggi di chiunque e la sacra scrittura non si pensa in virtù dello Spirito Santo, non si pratica la verità, per tanto, tutto deve essere ponderato secondo quanto è lo Spirito Santo=Spirito di verità e ciò significa che lo Spirito Santo non sbaglia mai, non si contraddice mai, ciò che afferma è perfetto, e sempre in linea con il pensiero unico della Trinità tutta. o Spirito santo è infallibile per cui, ogni suo giudizio, parola o opera è perfetta e questo sta ad indicare cosa, che se lo S.Santo alberga in due o più soggetti, esso non può esprimere per ognuno di essi un pensiero di verso sullo stesso argomento, ma lo stesso ed identico pensiero, se per caso qualsiasi essere umano ritenuto santo, avesse o comunicasse un pensiero difforme da quello dato ad uno o più soggetti che lo presentano uguale, quello che ha affermato non proviene dallo Spirito Santo ma è una sua idea e una sua considerazione mentale più che un pensiero satanico. 
    Leggete tutto tenendo a mente queste regole, capirete tutto di ciò che è stato scritto dall'antichità fino alla fine dei tempi. Ogni cosa che l'uomo vi porrà alla vostra attenzione leggetela alla luce di queste semplici regole. 



sabato 21 giugno 2014

Scritti di Dio e scritti degli Uomini!!!


Come si riconosce uno scritto proveniente da Dio e uno scritto proveniente dalla mente umana!!!

La chiesa ci ha abituato a lunghissimi pensieri e a lunghissimi testi di teologi e pensatori definiti dottori della chiesa, che dovrebbero dipanare una matassa alla luce di ogni ragionevole dubbio.  Però l’azione del dipanare è fatta con menti umane, non certo con l’uso dello Spirito Santo, anche se i teologi affermano che è lo S.S. dar loro l’illuminazione e farli parlare invece il sottoscritto dice che non è vero questo discorso.

Quando i dottori della chiesa, ipotizzano un discorso non lo fanno perché sono presi dallo Spirito Santo ma è la loro mente a parlare, perché lo S. Santo non ipotizza mai, esprime esattamente il suo pensiero, con logica, perfezione e amore, con immensa umiltà. Cosa che  nei discorsi dei teologi spesso manca.

Quando invece un qualsiasi teologo o altro soggetto inizia a fare tutte le sue elucubrazioni su un certo discorso o frase, li non c’è lo Spirito Santo, ma il pensiero umano che vuole dire più di Dio ed essere superiore alla parola Santa di Dio stesso.

Se lo Spirito Santo parlasse alla mente o all'anima o per estasi al soggetto, qualsiasi esso sia, lo farebbe con una perfezione assoluta, senza nessun errore, senza contraddizione, senza alcuna ipotesi, con una semplicità disarmante, per quanto il ragionare di Dio sia di molto più complesso del nostro.

Quindi quando leggiamo testi di teologi e profeti o studiosi di qualsiasi genere e vediamo ragionamenti ipotetici o teorici, tranquilli li non c’è lo Spirito Santo, ma solo la natura umana che cerca di darsi con la propria ragione, di uomini un spiegazione totalmente umana e totalmente legata alla nostra materialità-fisicità e leggi legate al nostro pensiero e del nostro tempo.

Il modo di pensare dello Spirito Santo è disarmante!
Non segue la nostra logica, segue la Sua logica.
E spesso quando i teologi voglio esprimere qualcosa di più a quello espresso da Dio, in messaggi, parabole o testi, fanno un grave errore perché non sono capacità di comprendere la logica perfetta di Dio, farebbero bene a non interpretare proprio nulla, se non c’è lo Spirito Santo a parlare. Ma se c'è lo S.S. si vede subito, da come è scritto!  Ma ahimè sappiamo bene che l’uomo vuole ergersi sopra a Dio!




venerdì 13 giugno 2014

Cos'è la negatività, e come agisce nelle generazioni!


Cos'è la negatività, e come agisce nelle generazioni!


Ho seguito questo video 21ma puntata di Don Leonardo Maria Pompei


La punizione generazionale che parla Don Pompei riferita alla parola di Dio, intesa da lui come fenomeno metaforico, l’esempio che fa del nonno che commette adulterio e che il peccato potrebbe essere pagato dalla futura discendenza, secondo Don Pompei non è possibile ….

Invece posso dire che è possibile, bisogna spiegare come?

Spiegando cos'è la negatività?

Anche il fatto di dire che il peccato consegna nella mani del demonio l’anima non vero!!, non avviene così …
Perché la colpa dei padri si tramanda di generazione in generazione, e perché il peccato originale rimane stabile nel tempo fino alla fine dei tempi ….

Spieghiamo alcune cose che don Leonardo M. Pompei non sa!!! Lo dice chiaramente nel video che non sa!

Allora mi permetto di rispondere alle lacune spirituali!
Dato che il Signore mi parla mediante il suo Santissimo Spirito. Posso rispondere con sicurezza assoluta, che mi crediate o no, non me frega nulla, affari vostri con il Padre Eterno!
Prima di affrontare il discorso delle generazioni devo spiegarvi, (mi sembra di averlo già trattato,) ma lo ripeto.

Che cos'è la negatività e da dove nasce …
Qui c’è da fare un passetto indietro prima di parlare della negatività …  non si può spiegare cosa sia realmente e come agisca, se non si spiega da cosa nasce.

La negatività nasce dal peccato è il peccato che la origina e la determina.

Mi è stato spiegato che il peccato di si vide in due parti, la parte spirituale che non è altro che il peccato verso il comandamento di Dio, cioè verso Dio è questo che viene perdonato e viene rimosso, se si chiede umilmente perdono e si tenta di non commetterlo più.
E la parte non spirituale, cioè la parte reale del peccato definita dallo S.S. come azione del peccato. L’azione non sarebbe altro che il compimento del peccato in forma reale, cioè il momento in cui dal pensiero.- desiderio si concretizza il peccato nel reale e non rimane più un pensiero, un desiderio, ma lo si traduce in un azione reale che va a colpire spesso un altro soggetto, la trasformazione del pensiero-desiderio peccaminoso qualsiasi sia, genera energia di natura negativa, natura malefica, noi generiamo il male, infatti Gesù lo dice in forma nascosta, affermando che è il cuore che commette peccato e dalla bocca esso esce e/o dalle mani si compie. Quindi il pensiero-desiderio genera il primo impulso energetico, già negativo, (perché il pensiero in questo caso, è indotto da un desiderio di male, cioè di far del male a qualcuno)il quale, potrebbe ancora rimanere tale, senza che si arrivi alla concretizzazione realmente del peccato, ma superata una certa soglia limite, esso si trasforma in energia reale concreta che va a produrre il peccato premeditato.

Quando l’energia malevola diventa azione, e il peccato si compie, ecco che noi imprimiamo nella realtà vera un forte carica energetica “negativa”, la quale non viene rimossa dalla confessione, no signori, questa carica energetica negativa confluisce solo in parte verso il soggetto interessato dalla nostra azione di male, e in parte rimane in noi stessi, per cui noi esercitiamo l’azione del male, verso il soggetto generando un energia malefica, siamo noi che la generiamo, in questo modo si ottengono due effetti … quello di danno verso il soggetto, ed è un danno diretto immediato, perché causa vero male, tipo una bestemmia, una maldicenza, un inganno, fino all'assassinio e una parte di questo rimane in noi.

Ora l’azione che noi generiamo negativa è detta negatività, ma essa, anche se richiama a noi satana, ma non è vero che con questo tipo di azione, noi consegniamo in mano ai demoni la nostra anima, assolutamente no! Per far ciò ci vuole un atto di coscienza ben preciso, una volontà ben determinata, si deve esercitare un peccato contro Dio, espresso in due modi, uno è il peccato contro lo Spirito Santo e l’altro è la negazione dell’esistenza di Dio stesso, quando si nega e non si vuole accettare o ammettere che Dio esiste, ecco che si accetta nella negazione, la presenza in se di satana. Perché noi esseri umani, abbiamo un anima di natura divina, non possiamo vivere senza uno spirito sostentatore, quindi negando Dio, allontaniamo da noi tutto ciò che lo rappresenta e accettiamo volontariamente senza rendercene conto, l’ingresso del maligno, che prenderà casa, nella nostra anima.

C’è un'altra possibilità, ma rientra nelle prime due, diciamo una sotto-categoria, quella dei molti peccati, quando un soggetto che non si pente mai delle proprie azioni e continua sulla strada della perdizione, arriverà ad un certo punto che il maligno entrerà in lui, per una condizione analoga all'accettazione incondizionata, cioè senza una vera volontà. Il caso della possessioni, che diventano  ossessioni, e sappiamo bene che un ossesso è difficilissimo guarirlo, perché l’ossessione subentra quando il posseduto cede al demonio, e accetta volontariamente la presenza di satana in se, mentre la possessione non è volontaria o per lo meno è parzialmente volontaria.

Ma torniamo alla negatività.
Quando noi sviluppiamo negatività verso il nostro prossimo, la sviluppiamo anche verso noi stessi, questa energia reale, concreta rimane in noi, e non se ne va con la confessione, sarebbe troppo comodo, ma cosa accade, mentre quella diretta verso il prossimo diciamo trova il suo compimento nell'azione del male verso il prossimo, quindi si esaurisce con l’azione, quella che rimane  si accumula in noi,  e più facciamo un determinato o una serie di determinati peccati, più questa energia negativa aumenta, finché il vaso non trabocca. Ma l’accumulo di negatività, porta come conseguenza a chi la esprime cioè tutti i peccatori, e nella fattispecie ogni singolo peccatore, si accumula, verso il soggetto che l’ha prodotta può provocare malattie a lungo andare, può degenerare i cromosomi, e se colui che l’ha generata avrà figli, essa si trasmette ad essi, con tutta la sua carica totale; un esempio una padre fa messe nere, una madre è prostituta, hanno un figlio. Il padre avrà accumulato peccati in relazione a ciò che ha compiuto, quindi tutti e 10 i comandamenti in quantità esorbitanti, la madre ha compiuto mettiamo solo peccati di natura carnale ma in quantità notevole, il figlio che nasce, porterà dentro di se, tutto il pacchetto duplicato dei peccati”azioni”  sia dal padre che dalla madre, in un secondo momento anche il figlio farà tanti altri peccati e più peccati compirà e più male accumulerà lui stesso, il quale lo tramanderà alle sue generazioni. Cosa accade, il figlio che nasce da genitori mettiamo per ipotesi nati “sani” senza un bagaglio di molti peccati degli avi; il figlio avrà malattie, magari non eccessivamente gravi, ma i suoi futuri figli avranno malattie molto più gravi, anche genetiche finché o tutta la genealogia si estingue o qualcuno della genealogia non paghi i debiti passati delle azioni delle male fatte dai suoi avi, e spesso questo è quello che avviene. Il maligno in tutto ciò cosa centra? Niente, perché satana è solo colui che ti invita  a fare il male ti sprona ti suggerisce di fare il male, nel miglior modo possibile, ma non è lui la causa del tuo male, sei tu che generi male e sei tu che lo promuovi verso gli altri.

Per quello che riguarda gli oggetti maleficiati, è  il soggetto che li maleficia sia con riti, ma anche mediante il semplice odio, sarà sempre questa energia d’azione che trasformata riempie l’oggetto di quella negatività che esce da noi, e va a riempire quell'oggetto del male nostro, il demonio in questo caso usa l’oggetto maleficiato, si perché il maleficio si fa in nome di satana, anche se alle volte, qualcuno usa anche i nome sacri di Dio. Quindi in questo caso il male suscita e si insinua nell'uomo usando come mezzo un oggetto che porta in forma legata spirituale un male, cioè non solo l’odio del soggetto, ma anche il demone suscitato dal mago o dalla persona stessa, su quello oggetto.  Però ricordiamoci bene che la superstizione sta alla base di queste cose, perché un soggetto che non è superstizioso, solitamente gli oggetti maleficiati non hanno appiglio, per avere un qualche successo, bisogna che il ricevente di tali oggetti, sia superstizioso, allora si che l’oggetto avrà un forte effetto di maleficio, fattura, malocchio, ecc. ma non basta, la superstizione sugli oggetti,  dimentica Don M.L.P., che non si esplica solo con gli oggetti maleficiati, ma anche con i segni, per esempio toccarsi i genitali, oppure fare versi con le mani, oppure fare le corna o toccare ferro, ecc, ce ne sono tantissimi di segni, sono identificativi di un soggetto superstizioso che crede a queste cose, anche se molti smentiscono, ma il fatto stesso di farli, identifica che esiste una base superstiziosa e basta che ci sia questa base di superstizione che satana è in grado si insinuarsi, nella psiche del soggetto.

Riepilogo:

Ma cos'è il peccato contro Dio e le sue leggi?
È in sostanza un atto di disubbidienza, di non accoglienza della parola di Dio e un atto contro il creatore.  
Quindi tutti coloro che non vogliono conoscere Dio, Gesù. S.S., ecc, sono fuori da Dio. Appartenere a religioni che pur conoscendo e sapendo che è esistito il Figlio di Dio, non vogliono convertirsi, questi sono e si pongono automaticamente fuori da Dio, non saranno salvati.

La generazione della “negatività” quando si genera?
Si determina, quando il soggetto attua il passaggio da pensiero-desiderio ad azione, questo sviluppa negatività. Esempio la bestemmia, finché la bestemmia rimane a livello del pensiero e non viene enunciata o pronunciata è ancora possibile correggersi, anche se è cmq sia è un fattore di peccato, però diviene molto grave quando questo pensiero prende forma in una parola, quando il pensiero diviene parola, allora la bestemmia che era racchiusa solo nella mente si trasforma e genera energia che concretizza l’azione del pensiero. Una volta concretizzata l’azione, non si può più tornare indietro per questo l’azione del peccato non si può cancellare con la confessione,(come dire non hai la possibilità di tornare indietro nel tempo ed eliminare quell'energia che hai generato), quel che hai fatto, hai fatto. E rimane per sempre!

Si può cancellare l’azione del peccato?
Si! Per cancellare tale atto, primo bisogna  chiedere perdono verso chi hai danneggiato con il peccato, oltre che confessarsi, ma chiedere perdono può significare restituire il maltolto, in relazione al tipo di peccato compiuto. L’azione del peccato si rimuove facendo una contro azione di pari energia o superiore, cioè se tu hai rubato una mela, per eliminare l’azione del peccato devi restituire non una mela, ma almeno 10. Perché non basta un mela=1 energia , ma ne servono 10, perché l’azione fatta che è forte e quindi serve un azione forte di bene per eliminare completamente l’azione del male, quindi serve un sacrificio. Se uno ha ammazzato una persona diventerà suo servitore a vita. Oltre al fatto di pregare sempre, ecc.
Se ciò non avviene, non si correggerà mai l’azione del peccato che rimarrà tale e si protrarrà per le generazioni future, finché tutto il cumulo di peccati, non sarà eliminato con pari sofferenze, da parte dei discendenti e anche di chi ha commesso il peccato/i.

Il peccato si divide in due partiil pensiero-desiderio di peccare e l’azione del peccato.

Cosa viene perdonato? Il peccato contro Dio! Cioè il lato spirituale.

Cosa non viene tolto con la confessione? Mentre l’energia prodotta dalla trasformazione del peccato “desiderio-pensiero”in azione reale cioè energia o “negatività” vera e propria rimane, quella non scompare, perché il peccato è stata realizzato e l’azione permane, finché non si è estinta.

L’azione del peccato si divide in due parti :
1-L’azione che concretizza il peccato verso un altro soggetto (Dio, l’uomo e l’animale)  
2-E l’azione del peccato che rimane in chi l’ha promosso.

L’azione del peccato verso il prossimo cosa provoca? L’attuarsi della premeditazione cioè la concretizzazione del peccato.

L’azione del peccato verso noi stessi cosa provoca? Accumulo di negatività che si manifesta nel soggetto come malattie di diversa natura e che alla lunga confluiscono nel DNA, trasmettendo la degenerazione cellulare. Quindi i figli ereditano un DNA malato causa l’azione del peccato che ha degenerato i cromosomi, alle volte se un peccatore ha commesso peccati di natura satanica, i figli non solo ereditano le azioni del peccato, dei genitori, nonni, bisnonni ecc, in forma di malattie, anche non genetiche, ma alle volte anche lo spirito che i loro avi di cui erano posseduti, specie se uno di questi ha avuto la prole nel periodo della possessione, possono esserlo a loro volta fin dalla nascita. È per questo che bisognerebbe veramente far il possibile per togliersi di dosso il peso delle azioni dei peccati che a tutti rimangono, pregando facendo opere di bene, e seguendo santamente la messa. Si può essere anche buoni genitori se si vive non dico come santi, perché Dio ci ha creati per procreare e per essere fecondi, ma cercando di vivere nella semplicità senza strafare.

L’azione del peccato originale?
Ora il peccato originale sappiamo bene cos'è e cosa lo ha prodotto, un semplice atto di disubbidienza a Dio, considerando tutte le attenuanti dei progenitori, che certamente erano ingenui rispetto a noi. Infatti entrambi sono salvi al cospetto di Dio e questo fa capire, che per quanto fosse stato grave il peccato, ma cmq hanno pagato il loro salario … però perché tale peccato rimane sulla pelle di tutti i nascituri del mondo?
Semplice perché esso è stato il primo atto contro la volontà del creatore, ed essendo stato il primo, esso rimane come peccato perpetuo. Ma in cosa si è manifestato questo peccato perpetuo? Nella sua azione, o meglio dire nell'azione iniziale di satana che ha inserito nei progenitori della specie un cromosoma dannoso, che ha introdotto nella razza umana qualcosa che non ci doveva essere.
Quindi il demonio tenta Eva, il desiderio di Eva di conoscere una certa verità, gli fa compiere il peccato, quindi Eva genera per la prima volta negatività, cioè va contro la volontà del creatore, è Eva che commette il vero peccato, anche se indotta e ingannata dal maligno. L’azione è diretta prima di tutto verso il creatore e indirettamente verso se stessa, quell'energia che entra in lei danneggia il suo cromosoma, e mediante l’azione del maligno cambia qualcosa in Eva. Adamo non mangerà lo stesso frutto, no!, in realtà Adamo si nutre di “Eva” è lei la portatrice principale del peccato e Adamo un po’ imbecillotto ci casca …. da questo fattore si comprende che gli uomini sono degli allocchi a confronto delle donne …
Quindi il peccato si perpetua dalla donna, lo contiene anche l’uomo, ma essendo la donna la prima causa del peccato, doveva essere un'altra donna(la Vergine Maria) a recuperare e distruggere il medesimo peccato e l’uomo che sarebbe nato da lei(Gesù Cristo) in pratica doveva essere come il Primo Adamo, prima del peccato originale, innocente ed immacolato, ma in più essere il Figlio di Dio e Dio con Dio.
Quindi noi siamo ancora figli di Eva, non siamo figli genetici di Maria, per cui possiamo togliere il peccato originale solo accettando la verità di Gesù, allora con il battesimo, l’eucarestia ecc, possiamo aver tolto il peccato originale.  Se Dio avesse voluto togliere il peccato originale dai geni, avrebbe dovuto dar a Maria un figlio che fosse rimasto vivo, per creare una genealogia di figli simili, invece non era il suo intento questo, ma la nostra salvezza doveva essere condizionata dalla nostra libera accettazione. Quindi non più come all'inizio con Adamo, ma per un atto di libera accettazione della volontà di Dio su di noi.
Il peccato originale si toglie quando noi accettiamo e abbracciamo la fede di Dio totalmente in noi, facendo della vita di Gesù la nostra vita, non solo col battesimo, eucarestia, resurrezione, ecc.









giovedì 12 giugno 2014

IO SONO!

IO.

L’IO è un termine che sta indicare come tutti sappiamo la prima persona di un qualsiasi verbo … ma nella notazione spirituale identifica una sola persona  cioè il creatore, il Padre Eterno! Solo il primo essere può usare il termine IO, che lo identifica, perché indica autodeterminazione, la parola IO è la fonte  ”oscura”  del potere,  è il termine, con e per il quale tutto è stato determinato, indica precisamente il soggetto che detiene il potere.  In ebraico ’NY = significa energia espressa dall’Aleph  che identifica IO.

Quindi Dio si identifica con tutti i primi pronomi prima persona di tutti i verbi, ma specialmente con Io sarò, Io sono, Io ero..  Ehyeh è il termine ebraico che identifica il nome primo di Dio, ma non solo un appellativo ma la stessa essenza di Dio nei 3 termini, io sarò, io sono, Io ero.  Non solo come credono gli ebrei, io sarò.  Praticamente le tre persone dell’IO, io sono , io ero, io sarò si sovrappongono per formare un solo IO che è colui che non è mai nato, che non ha tempo, che non età. Identificarsi con  ero, sono e sarò, indica il passato il presente e il futuro, che si fondono in uno stesso istante, infatti non esiste ne passato, ne futuro perché tutto è sempre presente, in ogni istante, cioè il presente non è altro che il futuro prossimo. È come l’espressione matematica  +1  / 0 / -1…

 -1 = identifica il passato; già passato nel momento che era futuro, per divenire il suo presente,

 0= identifica il futuro che nell'istante che si è determinato (0)  diventa istantaneamente passato, lo zero identifica anche l’origine

+1 = identifica il futuro che appena si determina, cioè si concretizza diviene presente(0)ed immediatamente passato.

Quindi ciò che realmente esiste è il futuro, il presente è un passio istantaneo che diventa passato …
Da qui la parola IO o 10  come potete notare +1/0 hanno una posizione-relazione tra di loro precisa, 0 è l’origine cioè il Padre , l’+1 del futuro, è il Figlio. Che assieme formano la forma del 10=IO , nella posizione descritta in apocalisse, abbiamo che il figlio sta alla destra del Padre. il figlio cioè +1 e il padre sempre presente espresso come 0, ma non inteso come il nulla, ma il tutto! perché lo zero in questo caso è espressione di universalità.

Potremo anche dire che tra +1 e -1 ch'è …quindi la relazione matematica diviene +1 -1
Quindi non zero(0) ma infinito ; lo zero e l’infinito sono infatti è un cerchio, che chiude il suo percorso, nel momento che lo inizia,+1 -1 trovano la loro collocazione nel medesimo momento temporale;  il cerchio ripiegato su se stesso diviene infinito, quindi lo zero è in realtà il simbolo stesso dell’infinito!

Di conseguenza abbiamo che lo zero 0=O  è l’energia dell’origine, dalla quale trae fondamento tutto, e tutto è permeato  di tale energia. Fa capire anche che il figlio esisteva già perché l’IO non sarebbe stato mai determinato, quindi +1/0 è la persona effettiva sia del Figlio che del Padre è la relazione che c’è tra l’uno e l’altro. Quando Gesù dice disse stesso che egli è il Padre, ovviamente dice la verità perché sta in realtà dicendo che lui è 1 cioè il primo, Gesù non dice altro che Lui è lo stesso soggetto del Padre, incarnato in un corpo originato dallo stesso Padre cioè . In pratica abbiamo che il corpo umano divinizzato è stato generato dalla natura del Padre per incarnare il Padre e ottenere un figlio cioè 1 il futuro! Io sarò! Gesù è io sarò. Il Padre è io Sono, cioè Immutabile, Onnipotente, Infinito, Eterno.

Però si può anche scrivere così: (+1) (-1) dove gli 1 sono racchiusi nel simbolo

Quindi abbiamo (A = +1) ∞ (Ω = -1)

Alpha e Omega si sovrappongono per formare un solo segno e un solo individuo, come un anello, che non ha ne inizio, ne fine. Il futuro diviene presente ed è già passato, nello stesso istante.
Quindi il Padre e il Figlio sono/è un tutt'uno, espresso dall’IO e/o dal 10 che identifica anche i 10 comandamenti.

Nessuno essere umano dovrebbe mai usare questo termine, perché non ci siamo autodeterminati, ma siamo stati determinati da colui che è IO,

IO SONO COLUI CHE … SARÒ /SONO-(E’) / ERO

Spieghiamo alcune cose …

Io sono colui che sono (in ebraico אֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה‎, ʾehyeh ʾašer ʾehyeh) 

Ehyeh asher ehyeh  si traduce con "Io sarò ciò che sarò”  significa colui che si è determinato, cioè colui è stato generato da se stesso. In pratica colui che non ha tempo, il sempre esistente. La chiesa cattolica cristiana ha tradotto il termine con la frase “io sono colui che è/sono”

la parola ""io sono colui che sono/è""" sta ad indicare che Egli è un essere che si è autodeterminato, ..""io sono"" prima persona del verbo essere ed identifica l’essere supremo, cioè  (essere)=esistere;"" colui""" indica la soggettività, o detto anche complemento oggetto """che sono/è""" se fosse """"che sono"" indica se stesso .... la frase sta ad indicare la medesima persona, o meglio dire il primo cioè il creatore... Il Padre ; mentre se fosse """ che è""" sta indicare la terza persona ed esprime la sua funzione trinitaria.. egli è sarebbe la terza persona singolare.

Ma il termine più esatto è espresso dalla traduzione ebraica “”io sarò ciò che sarò”” se anche il termine” io sono colui che sono “esprime lo stesso senso.  Solo che cambia la determinazione perché dire io sono colui che sono indica se stesso, adesso nel tempo presente , mentre dire io sarò ciò che sarò … è diverso … determina il futuro, uno è 0 e l’altro +1.  Ma dato che il divenire viene prima del presente ecco che la posizione è rispettata +1 /0/-1

Apocalisse :  Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è , che era e che viene , l'Onnipotente!

Io sono, cioè se stesso; Che è , Che era, Che viene … che è, il presente; che era, il passato; che viene, il futuro, colui che determina l’inizio nell’Alpha e la fine nell’Omega. Quando i due aspetti sono sovrapposti di ha il tempo presente, IO SONO.

Poi sull'origine dei nomi di Dio.. beh ci sarebbe da parlare molto, ma forse la gente si perderebbe, quindi li cito solo:
Eloah (Dio, nella sua unicità); Elohim (Dio al plur.(nella sua funzione trinitaria); Adonai (Signore dei Signori); Ehyeh-Asher-Ehyeh (io sarò cioè che sarò)= (Io sono colui che sono) ; YHWH (Io sono colui che sono); El Shaddai (Dio Onnipotente); HaShem (Il Nome); YHWH Tzevaot (Il Signore degli eserciti: Sabaoth in traslitterazione latina)

Legato a questo discorso dell’IO pongo anche un altro discorso …

In molti testi “profetici” s’incontra spesso la parola IO, e spesso la si legge nelle parole stesse dettate “presumibilmente dalla stessa divinità” però, un conto è che sia Gesù, il Padre o lo Spirito Santo a pronunciare l’Io, ed un conto che sia la Vergine Maria o gli angeli a pronunciare l’Io.
Perché?  Semplice, la Vergine Maria è un essere umilissimo,  nella sua perfezione di umiltà, infatti è chiamata l’ancella del Signore;  sappiamo bene che la parola Io, espressa dagli esseri umani è sinonimo di non umiltà, cioè di arroganza, oppure di ignoranza, ma se in un essere umano, sussiste lo S. Santo l’ignoranza non c’è più, perché lo S. Santo corregge le forme di ignoranza, dando l’istruzione per quel che serve, anche nell'istante che serve, non è detto costantemente.

Ora la madre di Dio, pur essendo essa stessa beneficiaria della potenza di Dio, essa in presenza degli esseri umani non dice mai Io, se non in alcuni casi.. . Lo può usare solo, quando Essa si presenta con un titolo in funzione dello Spirito Santo. .... appunto ... "Io sono l'Immacolata Concezione"....qui non è Lei che lo esprime, di sua volontà, ma per volontà di chi la manda......cioè del Padre!  

Quindi, ciò fa capire una cosa estremamente importante, che fuori da questo ambito, essa per se stessa non dice mai IO, perché come detto sopra la parola IO va in funzione con l’essere supremo, il quale è l’unico a poter fregiarsi di questo titolo, IO SONO!  Di conseguenza abbiamo che tutti coloro che scrivono “profezie o testi simili” e pongono nel testo delle frasi dette dalla Vergine fuori da un certo ambito di perfezione nell'umiltà, sono da considerarsi testi non autentici.

Dico anche non autentici, per un alto fatto, satana sa bene questa cosa, dell’IO e se volesse far scrivere un testo simile ad un originale farebbe molta attenzione a porre la parola IO. Con questo ho voluto far capire come distinguere un testo scritto da una “divinità” e un testo scritto per mano d’uomo! L’uomo che solitamente è ignorante in materia spirituale, cioè ignora le cose dello S. Santo e spesso non è neppure preso da esso, dice frequentemente IO, quando scrive a nome della Vergine o degli angeli …

Ora dopo aver scritto queste cose, sono sicurissimo che da oggi in poi tutti i veggenti veri e falsi correranno a sistemare i testi, per renderli più conformi ad un certo standard. 
Mi raccomando fate un buon lavoro che così l’inganno sarà più perfetto! Che l'onesta  è un optional!!

mercoledì 11 giugno 2014

Il tempo dei falsari è questo!

messaggio 10-06-2014

Il tempo dei falsari è questo!

Cari figli, il mio cuore è sempre più piegato dall'amarezza nel vedere che tanti uomini si dannano nel cercare di imitare altri pochi figli miei eletti. Non solo i falsi sono tra i profeti, ma si celano falsi sacerdoti che non hanno mai ricevuto da me direttamente, o per bocca di altri miei figli profeti e consacrati, l’unzione di apostoli, per volere mio. Non basta essere eletti dai vostri vescovi, ma se otterrete da me l’unzione di apostoli essa vale più di ogni altra cosa. In questo momento in terra di apostoli da me scelti ve ne sono pochissimi. Fate attenzione il mondo così come lo vivente ora, non lo vivrete più, il re del terrore sta per giungere e tutti costoro che sono falsi profeti, falsi sacerdoti si allineeranno ed anche alcuni miei eletti cadranno nelle sua rete. La rete si sta allargando e molte prede sono già cadute, se non volete perire, anche voi in questa rete, rimanete saldi alle mie parole e non  badate a chi vi propone una parola diversa. Se io non fossi come una lama affilata, severo come un Padre, che padre sarei per voi?
Un buon padre, ama i suoi figli e alle volte li deve anche riprendere, alle volte li deve anche castigare, per ottenere da loro il meglio; un buon padre ama i suoi figli e li richiama, anche con il rimprovero, anche con la fermezza, anche con la rigidità, ma un buon padre consolerà sempre ogni figlio che accorre a Lui.
Non mescolate, il sacro con il sudicio, non mescolate il vero al falso, separate ciò che sta nella luce da ciò che sta nelle tenebre, correggete chi è nella sofferenza del peccato, date buoni esempi voi che vi ho posti quali miei ministri.  Ma guai a coloro che dicono di essere buoni pastori, pascolano greggi immondi, non correggendo e non sradicando il marcio che c’è in essi, perché costoro non saranno chiamati figli di Dio.
Io sono un Dio severo, ma amo immensamente le mie creature.  

martedì 10 giugno 2014

Non è l'oro che fa felice Dio.

Io sono il Padre e il Padre è in Me!

Fin dai tempi antichi l’uomo volle onorami, come la tradizione e le usanze dei popoli, mettevano a loro disposizione, secondo quanto le tradizioni dei padri avevano insegnato loro secondo la legge che io posi, ma anche secondo i loro cuori, molti di loro pur di omaggiarmi in tutti i modi pensavano che io avessi bisogno di elementi esteriori, per darmi culto, l’uomo si fece degli oggetti per me. La tradizione li portò avanti, nei secoli, ma ogni uomo e ogni re, pensando che tutto fosse quello che io desideravo, mi donava più del suo predecessore, come una corsa a chi faceva meglio; quando sfuggiva loro spesso, che il Padre che sono Io, desiderava solo essere sinceramente amato. Così dalle cose semplici l’uomo arricchì i suoi templi, finché essi divennero più uno sfarzo per gli occhi, che un posto di ritrovo per Me! Anche il vestiario cresceva pensando che io ne fossi felice, ma per amor loro tacqui, io li amavo lo stesso, ma il mio cuore alle volte ne soffriva, mi consolavo con quei pochi che vestivano di poco, e placavano la mia ira, i quali allietavano il mio spirito, abitando in loro.
Ogni uomo deve onorare il Padre Mio con il meglio che ha di ciò che egli produce con le sue mani e che ricava dal suo lavoro, questo è quello che Il Padre Mio apprezza, l’offerta di ciò che per l’uomo conta di più nella sua vita, va data al Padre Mio.
Egli non ama l’esteriorità, non vuole il lusso, senza ragione,  preferisce un tempio adorno di nulla, ma non rinuncia ad un sacerdote santo, preferisce molto di più, una chiesa povera di ricchezze terrene anziché una chiesa adorna di tutto. Ma io amo costruire la mia chiesa in voi, prima ancora che edificarla di pietra. Perché se voi mi permetterete di edificare il regno in voi, io vi farò figli del Padre! E in qualsiasi chiesa entrerete io sarò lì con voi, perché la vostra anima brillerà più del miglior oro fino!
Il battista senza vesti da re, era più grande di qualsiasi santo umano, egli non aveva bisogno di onorare il Padre Mio, con abiti sontuosi, ma era la sua anima che mi onorava, è di quella che voi avete bisogno, di un anima santa, non di pietre luccicanti.
Quando vi recate nelle chiese a onorarmi, lodarmi e glorificarmi, non venite pieni d’oro, non venite con abiti lussuosi, vestiti come re, venite con le vostre anime, purificate nel dolore e nella sofferenza delle vostre pene terrene, io sono li con il Padre che vi attendo.

 Non osservo, come siete vestiti, non guardo i vostri paramenti, non vedo l’oro della vostre chiese, ma  guardo solo le vostre anime, i vostri sentimenti, le azioni buone e che avete compiuto con amore, verso il prossimo. Il resto è sovrappiù.

Liberatevi dal peccato che vi tormenta, e non prendetemi nel vostro corpo e spirito se in voi c'è peccato!
Cari figli vi supplico ancora, vi chiedo ricevetemi nella vostra bocca direttamente, solo da i miei ministri della mia chiesa Santa.

E voi miei ministri attenti, perchè la collera del Padre non tarderà, specie a voi che avete il cuore impuro, non recatevi sull'altare, se non siete candidi come la neve. 


Io sono nel Padre e il Padre è in Me!

10 giugno 2014

Gesù:
Non siete voi che fate i miracoli ma il Padre mio che è nei cieli, che li fa per voi. Non siete voi che avete la scienza e sapienza, ma il Padre mio che è nei cieli che dispone la conoscenza per ognuno di voi, secondo la vostra capacità di comprensione e il vostro spirito. È,  Egli che vi elargisce ogni dono, ma in realtà è sempre il Padre mio e vostro che agisce in tutto.

Quando dite tal essere umano, faceva miracoli in vita o dopo morte, in realtà è sempre il Padre Mio che fa per voi, più un anima è a lui dedita, più essa ottiene doni da spargere nel mondo, per la maggiore Gloria Sua. Nessuno è più Santo di Lui, ma tutti coloro che beneficiano della Sua presenza sono Santi perché stanno alla Sua presenza, per i meriti che hanno acquisito durante la loro vita mortale e beneficiano della santità tutta che è Lui stesso!

Non esaltate più in santi del Padre stesso, perché il Padre Mio, che è in Me, è un Dio geloso,  anche se amorevole e paziente, ma ricordate che prima di ogni altro essere tra gli esseri dell’invisibile del visibile, dovete porre, dare onore e gloria al Padre mio eterno!

Non potete amare di più un essere umano santificato e meno il Padre Mio celeste, perché in realtà non amerete ne l’uno, ne l’altro! Non esaltate l’uomo esaltate colui che lo manda a voi! Perché senza il Padre celeste che è in Me, nessuno uomo è nulla! Date tutti gli onori e le vostre gioie al Padre; padre dei Padri!

E amatelo come amate Me, se siete miei figli!
Perché Io sono nel Padre e il Padre è in Me!

sabato 7 giugno 2014

PASSERANNO I CIELI E LA TERRA!

Gesù :"passeranno il cielo e la terra ma le mie parole non passeranno"

Cosa intendeva Gesù, con queste parole?
Se passeranno sia il cielo che la terra significa che le sue parole sono eterne!
Ma allora cosa ci sta dicendo, ci sta facendo capire che la parola umana non vale nulla, che noi non abbiamo il potere di incidere e influire nel tempo, ne di lasciar traccia di noi, infatti anche quando la terra e il cielo non ci saranno più (ne la bibbia, ne i vangeli, ne l’uomo, ne tutte le sue culture e società), ma le sue parole  rimarranno in eterno e ciò cosa ci fa capire, che egli quando parla, non parla come noi umani che emettiamo fiato senza che il nostro parlare cambi qualcosa. Egli quando parla comanda, quando pronuncia parola scrive nel tempo e nello spazio e quando afferma qualsiasi cosa, tutto ciò che dice rimanere in eterno perché viene scritto non da mano d’uomo, ma neppure da mano d’angelo, ma la sua parola è Verbo cioè la sua voce, cioè le sue onde sonore sono potere, sono energia, e tale energia si fissa nel tempo, nello spazio e nell'invisibile e rimane per sempre immutato.
Non sono certo i vangeli o la bibbia scritti in modo umano, che fanno la legge vera, è le legge scritta in modo permettessimo nel tempo, che esercita il suo potere. Il verbo scrive nel rotolo immutabile del tempo,

Per questo la sua parola è perfetta nel tempo immutabile, non si riferisce ai vangeli o alla bibbia testi scritti da umani sotto ispirazione ma sempre testi in cui l’umano la fa da padrone …. Non passeranno, perché sono fisse nel tempo, stabili dall'origine dell’origini, perfette ed immutabili. È il tempo immortale che conserva la parola Sacra, il tempo nel verbo!

La farse si stacca dai vangeli, e annuncia se stesso, cioè mette in mostra chi è Lui, si identifica chiaramente.... nella persona di Dio.

venerdì 6 giugno 2014

LA CONTRADDIZIONE …..tra Paolo e Giovanni!

Chi ha ragione Paolo o Giovanni?

San Paolo stesso disse: 
Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! (Gal. 1:8) E cioè, che sia maledetto, che vada all'inferno, non abbiate niente a che fare con lui. 

Apocalisse 14:6, Annuncio del vangelo eterno

6. Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno  per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo.


Analizzando con le nostre 5 regole d'Oro.. abbiamo che: 

Come potete ben vedere, c’è una contraddizione netta tra la testimonianza di S. Paolo e quella di S. Giovanni apostolo nella sua Apocalisse.

Data la natura dell’apocalisse essere un testo criptico e difficile da tradurre e interpretare. Perché pensare che essa non è vera? Quando pochissimi possono essere in grado di capirla? Non c’è motivo nel pensare che qualcuno manometta quel dato punto dell’apocalisse, per dire una cosa diversa da S. Paolo.

Ora come fa S. Paolo a dichiarare quello che ha dichiarato quando lo Spirito Santo non può esprimere due pensieri diversi con uno e con l’altro soggetto, e quando lo Spirito Santo non sbaglia mai! Non si contraddice mai! E non dice mai due cosi difformi anche allo stesso soggetto o in soggetti diversi. Non sarebbe lo Spirito Santo se facesse ciò!

Secondo, come poteva S. Paolo dire e lanciare un anatema quando l’apostolo prediletto da Gesù, quindi più prediletto di S. Paolo, dire una cosa diversa da quella detta da S. Paolo?  Visto che l’apocalisse è di ispirazione diretta di Dio, in sostanza parola di Dio.

Terzo, si può ipotizzare che S. Paolo non conoscesse l’apocalisse? NO!
San Paolo conosceva sicuramente il testo apocalittico, per un motivo ben preciso, perchè usa le stesse identiche parole che sono scritte nell'apocalisse, un angelo, cielo, vangelo, annunziarlo e ne conia questa frase..."un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso " le due frasi sono identiche.
Perchè fa questa operazione? perchè cerca di affermare una verità diversa da quella affermata da Dio mediante Giovanni! un tentativo per distrugge l'apocalisse! per renderla poco credibile! Ma da che parte stava Paolo di Tarso?

Lo Spirito Santo, non poteva certo dire a S. Paolo quello che lui ha scritto...
Quindi può S. Paolo aver scritto non sotto dettatura o ispirazione dello S. Santo?
No, non poteva scrive ed affermare una cosa contraria a quella affermata a Giovanni... assolutamente non poteva.

Quindi potrebbe essere stata una sua invenzione? Si certamente!

Potremo pensare che Paolo di Tarso, avesse una remora nei confronti di Giovanni, cioè fosse invidioso della sua posizione e dei doni che Giovanni aveva, allora si potrebbe pensare che la frase ha un contenuto di opposizione a Giovanni stesso per motivazioni psicologiche avverse, non per una conoscenza reale dello Spirito Santo … ma per testimoniare una necessità di imporsi sull'apostolo quasi un tentativo di eliminare e rende vana l’apocalisse stessa, come se non fosse stata di ispirazione divina.

Parrebbe essere questa una vera motivazione logica, perché, se ci pensiamo bene, come si può opporsi ad un affermazione di un vangelo eterno, portato proprio da un angelo? Se non quello di dire esattamente la stessa cosa ma in opposizione ad essa, e addurre che sia stata ispirata da Dio stesso?

Ma sotto l’aspetto psicologico, si nota un Paolo di Tarso per nulla amico degli apostoli ma un loro oppositore, astuto, come diceva Gesù uno scriba, che il discorso di Gesù fosse riferito indirettamente a Paolo?

E come mai Paolo di Tarso era presente alla morte per martirio di Santo Stefano?

E perché Gesù annuncia in apocalisse che verrà a portare un vangelo eterno?
Il motivo si può comprendere facilmente, sta nel fatto, che molto probabilmente la chiesa terrena degli uomini, muterà il vangelo lasciato da Gesù mediante gli apostoli, e la chiesa ne farà quel che gli piace di più, ecco la ragione e la necessità di un Vangelo nuovo, eterno!  Ma da ciò si potrebbe anche capire per quale ragione Paolo di Tarso dice diversamente da l’apostolo Giovanni …  si perché potrebbe essere che Paolo di Tarso non fosse concorde con il testo apocalittico e che questo discorso dell’angelo che viene dal cielo, quindi viene per volontà di Dio, come suo messaggero, sia visto da Paolo come un intromissione di Dio nella vita della chiesa. Ma allora se fosse così, Paolo di Tarso non parlava ad opera dello S. Santo ma bensì per sua voce facendosi passare un vero convertito,  un apostolo … ci sarebbe da chiedersi allora cosa sia vero e cosa sia falso di quel che dice!

Oltretutto Paolo non può lanciare un anatema verso Dio, perché Paolo non possiede potere, per far si che l’anatema vada a segno! È Dio semmai che esercita il potere verso l’uomo, non certo verso se stesso!
Quindi dire nella frase : “…..o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” è un contro senso, perché gli angeli di Dio si muovono solo su permissione di Dio, non agiscono in modo indipendente, sono servitori di Dio; da qui fa capire che Paolo di Tarso non solo non conosceva neppure la gerarchia angelica e non sapeva neppure come gli angeli sono sottoposti all'autorità di Dio stesso e cosa posso e non possono fare o dire, innanzi a Dio, visto che tutto è permeato di Dio stesso … e Dio conosce tutto, quello che ogni sua creatura fa. Figuriamoci se non sa cosa fa un angelo anche per conto proprio …..
Questa frase testimonia solo una cosa, che Paolo di Tarso non l’ha scritta su ispirazione divina ma di testa propria!  Lo Spirito Santo non avrebbe mai acconsentito ad un uomo di Dio scrivere una cosa del genere … come può Paolo di Tarso pensare di maledire Dio, mediante un suo angelo?
Il mio pensiero vale poco, ma le parole di Paolo di Tarso sono chiare, è un anatema lanciato da Paolo di Tarso verso qualsiasi angelo e indirettamente verso Dio stesso! Mi chiedo se Paolo di Tarso sapeva costa stava dicendo? O quale spirito in realtà lo possedeva!

Invece è molto più logico il ragionamento del vangelo eterno, in apocalisse, si capisce le motivazioni che stanno alla base di tale affermazione …

Come potete vedere pare uno scontro tra due realtà …. Un Apostolo prediletto da Gesù … e un apostolo acquisito di cui secondo me c’è un alone un po’ anomalo … considerato non si sa come o perchè dalla chiesa forse più grande dello stesso S.Pietro.

Però questa frase """....o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” ha in se qualcosa di strano, leggiamo attentamente.... questa parte.... """che vi abbiamo predicato""", qui non parla per voce dello Spirito Santo ma proprio sono parole sue di Paolo di Tarso, dicendo che vi abbiamo predicato, cioè fa capire che è lui che predica tale cosa, non che essa è parola dello Spirito Santo...  se fosse stato lo Spirito Santo a parlare, non avrebbe detto ""che vi abbiamo predicato""", ma semmai avrebbe dato altra forma diretta e sicuramente in singola persona, mentre qui è al plurale... Paolo fa credere, che  tutti gli apostoli predicano questa cosa, quando poi è solo lui che la comunica, e nessuno degli altri apostoli ne parla nei vangeli. 


Attenzione!!!
Se diamo ragione a Paolo di Tarso, allora tutto quello che dice Giovanni è falso!(il vangelo di Giovanni e l'apocalisse è una bufala)
Se diamo ragione a Giovanni quello che dice Paolo di Tarso è falso!
Quel che è certo che uno dei due dice il falso, questo è poco ma sicuro!!! Ma chi?
Personalmente sono propenso a dire che è Paolo che dice il falso ….
Ma se fosse Paolo, allora non è un apostolo e decadrebbe  anche tutto quello che dice …

Come potete vedere anlizzando con le 5 regole d'oro dello Spirito Santo siamo approdati a comprendere, come essi si applicano al testo sacro e quali risultati si ottengono. 
Ma se ancora incerti della veridicità, perchè insicuri di stabilire l'autenticità di tali parole, abbiamo un solo ed unico sistema quello di inteprellare delle entità che conoscono la verità, Se non abbiamo un santo in vita a disposizione e se non siamo certi neppure in questo caso della sua effettiva santità, c'è solo un sistema...
Quello di interpellare satana mediante un posseduto, usando in modo appropriato mediante i nomi sacri di Dio,  esso esprime la verità, sotto costrizione!   

lunedì 2 giugno 2014

La vera funzione del vangelo!


Perché Gesù ci ha lasciato la sua parola celata nei vangeli?

Semplice, Il vangelo ha la funzione di far conoscere la volontà del verbo di Dio, cioè mediante la parola di Gesù, racchiusa in questi libri, essa esplica il suo potere nel mondo, ecco perché è fondamentale che si legga la parola di Gesù in chiesa durante la messa, ed ecco il perché è indispensabile che vi siano sacerdoti santi, che sappiamo spiegare bene il verbo di Dio, perché mediante queste spiegazioni della parola stessa, si esplica il verbo stesso, cioè il Verbo di Dio si manifesta nel mondo.

Ecco perché Gesù ci lascia questa testimonianza, non per un fatto storico, ma perché essa è la sua parola viva che genera un potere, che esercita un potere mediante essa.

La parola del verbo incarnato, la parola del Padre Celeste, quella parola che mediante lo Spirito Santo, riempie l’anima dell’uomo, è il verbo che suscita in noi lo Spirito Santo, la parola pronunciata, gridata, espressa, desiderata, fa si, che Dio eserciti mediante essa il suo potere in noi; è il verbo incarnato in Cristo che agisce. Non solo la carnalità di Cristo, non solo quel pane, e quel sangue, ma anche quel verbo che abita in Lui. Ecco che, il vangelo prende forza e vigore, perché intriso del sangue, della carne del Figlio, con il Verbo del Padre. Abbiamo tre nature, il sangue fonte di vitalità, la carne il sostegno, l’armatura, l’elemento che struttura il corpo, e il Verbo che plasma ogni altra cosa e che dal quale si esercita il potere di Dio.

Se ci priviamo nella messa del Verbo, cioè della parola santa, togliamo la persona più importante della sacralità di Cristo, è come togliere da Cristo, il Padre suo che è in Lui. Non è possibile, perché il verbo è parte di Gesù stesso, fa parte della sua stessa natura, della sua stessa sostanza, quindi la messa non può privarsi mai del vangelo. Non  può privarsi della contemplazione del vangelo, della spiegazione profonda e sentita di questa scrittura. Non basta leggere e lasciare che ognuno intenda quel che vuole, bisogna dare le direttive giuste far capire, spiegare concretamente alla luce del quotidiano, il vero senso profondo, di tali parole, se vogliamo che il Verbo di Dio si manifesti mediante essa.

Privare nella messa della lettura e comprensione della parola di Dio, significa svuotare la messa, della sua sacralità, la messa senza il vangelo perde quella sua natura potente, quella sua natura divina, , e rimane solo una cena, un ricordo di un momento particolare, per quanto importante e centro nevralgico della sacralità, ma senza l’esaltazione del verbo che il Padre, racchiuso nella parola santa dei vangeli, la messa viene svalorizzata, deturpata e in assenza del verbo neppure lo Spirito si manifesta.

Gesù da e lascia questo parola racchiusa, nei vangeli per darci un dono grandioso da custodire nelle nostre menti, anime, corpi; Il verbo si trasmettere mediante la parola, se il sacerdote si priva e ci priva di tale parola, il potere del verbo non si esercita. E ciò svuota la messa di un cardine fondamentale, non possiamo dire separiamo il Figlio dal Padre, perché il Figlio sussiste fintanto che il Padre esiste un Lui.

Ecco, la funzione profonda dei vangeli, ecco perché Gesù ci lascia la sua parola, perché essa pronunciandola esercitiamo la stessa parola pronunciata da Gesù stesso, mediante la nostra voce, e concretizziamo quanto il potere del Verbo ci da potere di agire ... quindi Gesù ci lascia la sua parola, cioè il verbo, perché vuole donarci la possibilità di generare e produrre mediante essa, un vero potere! E il potere è dato dalla parola! I  vangeli celano il potere di Dio! Il potere del verbo!


È sacrilegio togliere dalla messa, il vangelo! Ma non solo, si fa peccato grave privare il gregge della buona novella!

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Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso Boanerges573@gmail.com

La Gloria di Dio

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